Italia

PISTOIA, GLI SCOUT PER L’ACCOGLIENZA DEGLI STRANIERI

“Denunciamo e non accettiamo un clima sociale repressivo molto diffuso nel nostro paese e sostenuto da una forte pressione mediatica che attribuisce la maggior parte dei reati commessi in Italia solamente agli stranieri”. E’ molto esplicito il documento diffuso dagli scout Agesci di Pistoia sulla “accoglienza degli stranieri”. E’ un documento formulato in modo partecipato: la bozza iniziale è stata inviata ai 9 gruppi che compongono la zona pistoiese degli scout cattolici; gli educatori hanno introdotto modifiche e si è così giunti, in un mese di confronto, alla stesura finale. Si esprime “disagio a fronte di quello che sta accadendo attorno a noi, con particolare riferimento al mondo degli stranieri e alle recenti norme varate dal governo per garantire la sicurezza dei cittadini italiani”. Si rimanda al “patto associativo” che lega le comunità scout e in base al quale questi giovani sono impegnati a “rifiutare decisamente tutte le forme di violenza, palesi e occulte, che hanno lo scopo di uccidere la libertà e di instaurare l’autoritarismo e il totalitarismo a tutti i livelli, di imporre il diritto del forte sul debole, di dare spazio alle discriminazioni razziali”. Premessa la consapevolezza che i grandi fenomeni sociali come l’immigrazione “trascinano con sé problemi di violenza, sfruttamento, illegalità”, il documento sostiene che “l’immigrazione non può essere presentata solo come un problema mentre è invece una grande opportunità di incontro di popoli e culture”. “La legalità – prosegue l’Agesci di Pistoia – è certo una condizione imprescindibile per uno stato di diritto, tuttavia occorre avere sempre presente che la responsabilità penale è personale e che i comportamenti del singolo non possono far esprimere giudizi negativi su un intero gruppo o popolo”.Nella zona di Pistoia (città, Quarrata, Massa e Cozzile, Chiesina Uzzanese, Uzzano) operano 9 gruppi scout. E’ dagli anni Venti del secolo scorso che Pistoia ha una forte presenza scoutistica. Ogni gruppo ha un assistente ecclesiastico. I “capi” scout pistoiesi sono oggi 148. Educano ragazzi e ragazze raccolti in tre fasce d’età: lupetti e coccinelle (8-10 anni), esploratori e guide (11-15 anni), rover e scolte (16-20 anni). In tutto i giovani scout pistoiesi censiti nel 2009 sono 701: 223 lupetti, 329 esploratori-guide 149 rover-scolte.Il documento Agesci di Pistoia boccia le decisioni del governo, all’esame del Parlamento, sul “pacchetto sicurezza”, con particolare riferimento alla possibilità per i medici di denunciare gli immigrati clandestini (“Non vediamo quell’attenzione e quella cura alla vita così sbandierata in altri casi. Se poi ci confrontiamo con il Vangelo per noi la strada da seguire è quella dell’accoglienza di ogni persona”).“Noi capi Agesci – conclude il documento – continueremo a investire la nostra intelligenza e la nostra passione per l’educazione dei ragazzi convinti che il metodo scout non sia il nostalgico ripetersi di formule centenarie, ma un attualissimo modo di educare per formare cittadini del mondo e operatori di pace”.