Pitigliano - Sovana - Orbetello

Pitigliano, nota del vescovo Giovanni Roncari all’Ambasciatore di Israele presso la Santa Sede e adesione alla Giornata di preghiera e digiuno

Mons. Roncari, esprimendo con preoccupazione "la vicinanza e la preghiera per tutte le vittime anche particolarmente innocenti come i bambini e le loro famiglie", ha riconosciuto e condannato "ogni atto di terrorismo e violenza inaudita iniziato lo scorso 7 ottobre".

Il vescovo Giovanni Roncari

In data odierna dalla sede di Pitigliano (conosciuta anche come la Piccola Gerusalemme e Diocesi gemellata con il Patriarcato Latino dal 2018) il vescovo, Mons. Gianni Roncari, ha inviato una nota all’Ambasciatore di Israele presso la Santa Sede S.E. Raphael Schutz, esprimendo con preoccupazione “la vicinanza e la preghiera per tutte le vittime anche particolarmente innocenti come i bambini e le loro famiglie, riconoscendo e condannando ogni atto di terrorismo e violenza inaudita iniziato lo scorso 7 ottobre”.

Ha quindi proseguito con fermezza con “l’auspicio – che è di tutti e per tutti – che sia possibile quanto prima tornare alla necessaria tranquillità e sicurezza, basi fondamentali e irrinunciabili per proseguire ogni forma di dialogo, con al centro prima di tutto e soprattutto il bene comune e la dignità dell’essere umano, creato dal Signore a propria tzelem we demut (cf Gen 1,26). La nostra particolare vicinanza da Pitigliano, Piccola Gerusalemme, alla Città Santa, Gerusalemme, la Santa Sion, ci fa sentire responsabilmente un dovere maggiore di amicizia, di ricerca e di trasmissione – anche se mediante strumenti semplici ma non banali – dei valori del dialogo reciproco, della speranza e della pace. Per tutti”.

S.E. Mons. Roncari ha quindi concluso auspicando l’immediata cessazione del conflitto a vantaggio di tutta l’area, soprattutto dei più indifesi, e della pace tanto sperata ma ancora troppo lontana.

Il Vescovo richiama il testo di Isaia, visione di Gerusalemme città di incontro e di pace, anche aderendo alla giornata di preghiera e digiuno indetta dalla Cei per il 17 ottobre: “Alzati, rivestiti di luce, perché viene la tua luce […] Poiché, ecco, la tenebra ricopre la terra, nebbia fitta avvolge i popoli […] Cammineranno le genti alla tua luce, i re allo splendore del tuo sorgere. Alza gli occhi intorno e guarda […] Dopo essere stata derelitta, odiata, senza che nessuno passasse da te, io farò di te l’orgoglio dei secoli, la gioia di tutte le generazioni” (Is 60,1-5.15).