Pistoia

Poggio a Caiano: donne e parrocchia contro le illegalità

Pubblico incontro con il giornalista Toni Mira e il vescovo di Acerra Antonio Di Donna. Presente anche il vescovo di Pistoia Fausto Tardelli.

Una serata sulla legalità, ma anche sulle illegalità, ma soprattutto sulle “luci di coscienza collettiva”. Si svolgerà nel cinema teatro Ambra di Poggio a Caiano venerdì 15 marzo (ore 21:15) su iniziativa di una associazione culturale poggese (“Diapason”) fondata da un gruppo di giovani donne nonché della parrocchia Santa Maria del Rosario oggi guidata da don Sergio Cristo.

Il tema scelto (“Terra dei fuochi, terre dei fuochi. Tra roghi di illegalità e luci di coscienza collettiva”) fotografa l’argomento e anche il fatto che certo si parlerà delle illegalità in certe aree del nostro Sud ma anche di quelle, senza confini geografici, purtroppo esistenti ovunque nell’intero Paese. Così come si parlerà non solo delle ombre ma anche delle luci e, dunque, dell’importanza di reagire.

Non è casuale la scelta di una frase, a corredo del titolo. Una frase di Giovanni Falcone, magistrato ucciso dalla mafia, che ricorda a tutti noi che “occorre compiere fino in fondo il proprio dovere, qualunque sia il sacrificio da sopportare, costi quello che costi, perché è in ciò che sta l’essenza della dignità umana”.

A rendere ancora più stimolante l’incontro è la qualità dei due relatori: il giornalista di “Avvenire” Toni Mira e il vescovo di Acerra, nonché presidente della conferenza fra i vescovi campani, Antonio Di Donna. Moderatore Giacomo Mari. Annunciata anche la presenza del vescovo di Pistoia, mons. Fausto Tardelli.

L’iniziativa ha il patrocinio di Regione Toscana e di Provincia di Prato. Si colloca nel contesto di molti incontri già organizzati da Diapason: “cittadine poggesi, diverse per età, storia personale, formazione e professione – così si presenta l’associazione – ma che condividono una visione fondata sulla bellezza, sulla valorizzazione di tutte le potenzialità della comunità civile, sulla tutela di ogni fragilità, sulla cultura vista come arricchimento personale e collettivo”.

Antonio Maria Mira (detto Toni), firma di punta per “Avvenire”, pubblica inchieste e reportage su temi scottanti. È tra i collaboratori dei dossier annuali “Ecomafie” di Legambiente e “Sindaci sotto tiro” di Avviso pubblico. Ha vinto il “Premio Saint Vincent” per il giornalismo d’inchiesta, il maggior riconoscimento italiano nel campo dell’informazione. Nel 2018 ha ricevuto il premio “Franco Giustolisi” per il giornalismo d’inchiesta. Fa parte del comitato scientifico de “Lavialibera”, periodico dell’associazione Libera.

Mons. Antonio Di Donna, originario di Ercolano, arcidiocesi di Napoli, è sacerdote dal 1976 e vescovo dal 2007. E’ stato ausiliare di Napoli e da 11 anni, nominato da Papa Francesco, è vescovo di Acerra. Da tre anni presiede la Conferenza Episcopale Campana. A dicembre si è fatto portavoce, in un incontro con il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, della difficile situazione ambientale nel territorio della sua Chiesa anche riguardo a specifiche problematiche legate a un termovalorizzatore.