Toscana

Prato, in 15 giorni rubati 5 trattori. L’allarme di Coldiretti

Non solo macchine agricole, anche frutta e verdura, attrezzi, gasolio e rame se non addirittura animali di bassa corte sono tra i facili bersagli della criminalità con i furti che negli ultimi anni, complice anche la crisi, che hanno subito un picco vertiginoso. La denuncia arriva da Coldiretti Toscana (info su www.toscana.coldiretti.it) che invita le imprese agricole ad evitare di lasciare incustoditi in piazzali attrezzi e mezzi agricoli, a chiudere bene i ricoveri e capannoni e ad intensificare la dove possibile l’attività di vigilanza. Secondo quando raccolto dalle varie testimonianze i trattori sono stati rubati da piazzali delle aziende agricole se non addirittura prelevati all’interno dei ricoveri per essere probabilmente caricati su tir e camion. Un caso è stato denunciato nella frazione di Galciana, ben due nella frazione di Iolo ed un altro nella frazione di Casola. Il comune denominatore era la recente immatricolazione, quindi le ottime condizioni e il numero di cavalli tra 80 e 120. Il valore di ogni mezzo oscilla tra i 50-60mila euro.

«Si tratta – spiega Tulio Marcelli, Presidente Coldiretti Toscana – di un fenomeno figlio dei tempi che stiamo vivendo e tanti sono i furti nelle cascine che non vengono nemmeno denunciati dagli agricoltori perché si tratta di perdite di piccola entità. Ad essere più esposti sono le aziende agricole più isolate. I colpi avvengono nel cuore della notte e i malviventi rubano di tutto, dagli ortaggi ai frutti ai capi di bestiame, soprattutto di piccola taglia, e animali da corte. Ci rendiamo conto che non è possibile vigilare e pattugliare tutto il territorio – osserva ancora Marcelli – ma invitiamo gli agricoltori a segnalare movimenti anomali e piccoli furti. Sappiamo che le forze dell’ordine sono molto attive e di questo le ringraziamo per l’opera di prevenzione ma il nostro appello è di rafforzare ulteriormente l’attività di controllo anche per l’avvicinarsi della primavera, in cui si moltiplicano le coltivazioni, e delle festività Pasquali in cui è facile prevedere un aumento dell’abigeato con furti nei greggi di pecore e agnelli».