Prato
Prato, Renza Sanesi lascia la presidenza della Fondazione Opera Santa Rita
Ha rassegnato le dimissioni dopo tanti obiettivi raggiunti. Il vescovo Giovanni Nerbini ha nominato presidente ad interim mons. Carlo Stancari, in carica fino alla nomina del nuovo Cda

Novità per la Fondazione Opera Santa Rita. L’ente promosso dalla Diocesi di Prato per fornire attività educative, sociali e sanitarie a favore di minori e persone con disabilità procederà alla fusione per incorporazione di Coop22, la cooperativa sociale nata per l’accoglienza dei richiedenti asilo e poi cresciuta con il servizio degli operatori di strada e la gestione della Rsa Casa Santa Maria della Pietà.
Con il raggiungimento di questo importante obiettivo, che porta il Santa Rita a superare il numero di trecento dipendenti, termina il mandato di Renza Sanesi alla presidenza della Fondazione Opera Santa Rita e di Coop22. Sanesi era entrata in carica quattro anni fa dopo essere stata a lungo direttrice generale dell’ente. «Per me si chiude un ciclo iniziato nel 1981 e giunto a quarantacinque anni di presenza all’interno di una realtà che sento come una seconda famiglia», dice Renza Sanesi, che con il suo impegno ha attraversato e gestito le grandi trasformazioni dell’opera fondata novanta anni fa da Virginia Frosini. «Quando sono arrivata ero la trentaseiesima dipendente, adesso sono dieci volte di più. Tanta strada è stata fatta, dal sociale ci siamo aperti al settore sanitario, cercando sempre di rispondere ai bisogni del territorio pratese con competenza e passione».
Renza Sanesi è andata in pensione quattro anni fa e ha portato avanti la presidenza della Fondazione con il massimo impegno per raggiungere gli obiettivi del mandato. Tra questi ne ricordiamo alcuni: l’accreditamento come agenzia per il lavoro su Prato e Pistoia, l’apertura di una nuova casa di accoglienza per madri con bambini, l’inaugurazione di un centro diurno sanitario per ragazzi autistici, l’ampliamento della attività ambulatoriale con l’accreditamento delle certificazioni Dsa. In questi anni sono state compiute importanti ristrutturazioni di opere, come l’ex convento dei Cappuccini, Villa Nesti, il complesso di Sant’Anna in viale Piave e altre ancora. «Sono molto contenta del lavoro fatto, questi risultati sono il frutto di un lavoro di squadra, non ho fatto niente da sola e sono sempre stata sostenuta dal Cda», dice ancora la Presidente.
«Lascio un Santa Rita sempre più grande, che ha risposto nel tempo con crescente professionalità a numerose richieste e tante emergenze – afferma Renza Sanesi –, adesso, dopo gli obiettivi raggiunti, è arrivato il momento di lasciare, ci aspettano vari cambiamenti, come la normativa del terzo settore che entrerà in vigore a partire da gennaio, e altre evoluzioni sotto il profilo burocratico e amministrativo. Nuove sfide che saranno affrontate da un nuovo consiglio».
Nel rassegnare le dimissioni al vescovo Giovanni Nerbini – da statuto è l’ordinario diocesano a nominare il Consiglio di amministrazione e il presidente dell’ente, che fa parte delle opere diocesane – Sanesi ha dato la disponibilità continuare l’incarico fino al prossimo 30 settembre. Monsignor Nerbini ha chiesto a monsignor Carlo Stancari, attuale vice presidente, di assumere la presidenza ad interim della Fondazione Opera Santa Rita fino alla nomina del nuovo Consiglio di amministrazione. «Ringrazio Renza per la dedizione e il grande lavoro svolto all’interno del Santa Rita – dice il Vescovo – per oltre quarant’anni è stata un punto di riferimento per gli operatori e per i ragazzi, e lo ha fatto mostrando sempre il volto accogliente di un’opera che da novant’anni si impegna a favore dei minori bisognosi. Un ringraziamento va anche a don Carlo per aver accettato di accompagnare la Fondazione fino al nuovo assetto».