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PRATO, SABATO 2 APRILE RACCOLTA CITTADINA A FAVORE DELL’EMPORIO DELAL SOLIDARIETA’ IN 18 SUPERMERCATI

Torna la grande raccolta cittadina a favore dell’Emporio della Solidarietà. Sabato 2 aprile, facendo la spesa in 18 supermercati del territorio pratese è possibile contribuire a rifornire gli scaffali dell’Emporio. Si tratta di una vera e propria mobilitazione, oltre 250 i volontari in pettorina rossa, appartenenti a gruppi parrocchiali, associazioni e movimenti, che per tutto il giorno inviteranno all’acquisto di determinati prodotti e poi l’inscatoleranno consegnandoli ai mezzi della Protezione civile per lo stoccaggio in magazzino. Attenzione dunque, dicono dalla Caritas di Prato, che coordina la raccolta, ai prodotti da donare che cambiano a seconda del supermercato.In quattro punti vendita Coop (Parco Prato, San Marco, via Bologna e a Vaiano), in due Esselunga (Galilei e Valentini) e alla Pam di via Pistoiese si raccoglie: Latte primi mesi numero 2, tonno, caffè, olio di semi, detersivo per bucato e carne in scatola.In tre supermercati Pam (via Ferrucci, via Palermo e via Targetti), quattro Penny (via Mino da Fiesole, via Marengo, Via Ripalte e via Wangen) e in quattro supermercati Conad (via Catani, via VII Marzo, via Kuliscioff e via Roma) vengono raccolti: zucchero, tonno, caffè, olio di semi, pomodori e legumi in scatola.Grazie a questa raccolta cittadina lo scorso anno vennero raccolti 320 quintali di prodotti. «Per l’Emporio – dice il coordinatore del progetto Rodolfo Giusti – si tratta di una iniziativa importante. Abbiamo bisogno di questi prodotti specifici e inoltre continuiamo a sensibilizzare la città sulla esistenza del supermercato della solidarietà».Intanto, ad un mese di distanza dalla iniziativa benefica del biscottificio Antonio Mattei, un altro negozio storico di Prato diventa partner dell’Emporio della Solidarietà. Coppini Sport, fondato nel 1948 dal grande ciclista pratese Enzo, diventa sostenitore attivo del progetto Emporio. Il negozio ha deciso che per ogni scontrino battuto nei suoi due punti vendita, quello storico di piazza Ciardi, dedicato all’abbigliamento sportivo, e quello più recente in via Franchi che si occupa di vendita e riparazione di biciclette, devolverà un euro al supermercato della solidarietà di via Cairoli. «E senza sovrapprezzi per i clienti» tengono a precisare Sandra e Valeria Coppini, figlie del grande Enzo oggi 91enne. «Con mio marito Alessandro – aggiunge Sandra – collaboriamo già da tempo con il progetto Emporio e siamo contenti di poter incrementare il nostro contributo con questa nuova iniziativa».Ieri mattina, nel punto vendita di piazza Ciardi, alla presentazione di questa nuova collaborazione tra l’Emporio e Coppini Sport, hanno partecipato rappresentanti del Comune, della Provincia, della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato e della Caritas diocesana: i soggetti promotori del progetto che da tre anni sta aiutando oltre 700 famiglie pratesi.«La crisi colpisce non solo i cittadini ma anche le istituzioni – ha affermato l’assessore provinciale al sociale Loredana Ferrara –, i tagli ci obbligano a ridimensionare i finanziamenti e quindi è importante che anche la città si faccia carico di chi ha bisogno. Se si sviluppa il senso di solidarietà possiamo andare avanti». Inoltre l’assessore Ferrara ha annunciato che i promotori «stanno lavorando anche per coinvolgere negozi cinesi affinché diano un piccolo contributo».Il Comune era presente con la dirigente ai servizi sociali Rosanna Lotti che ha ribadito l’importanza di queste iniziative perché «possono servire anche per richiamare l’attenzione di coloro che ancora non conoscono l’Emporio e per capire che sono tante le famiglie che hanno bisogno». Su questo punto concorda il direttore della Caritas Idalia Venco che ha lodato il gesto di Coppini Sport sottolineando come «in questo modo è possibile fare un discorso di tipo educativo nei confronti dei propri clienti. Allargare la conoscenza dell’Emporio e sensibilizzare sui bisogni di chi è in difficoltà è importante quanto sostenere economicamente il servizio». Infine Silvia Bocci, per la Fondazione, ha ricordato come l’iniziativa sia «un altro passo avanti verso l’obiettivo di dare un abbraccio corale per far fronte alle situazioni di disagio».