Toscana

Pronto ma con ritardo il decreto flussi 2007

Con un forte ritardo rispetto a quello del 2006, pronto il decreto flussi 2007. Un provvedimento a lungo atteso, dato che – com’è noto – questo strumento viene utilizzato di fatto, anche se impropriamente, come regolarizzazione di molti stranieri già presenti in Italia. Sono 170mila i nuovi ingressi di stranieri (cittadini non appartenenti all’Unione Europea) per lavoro subordinato non stagionale previsti dal Governo, così suddivisi:a) quote «riservate» a Paesi che hanno sottoscritto accordi di cooperazione sull’immigrazione: 4.500 albanesi, 1.000 algerini, 3.000 cittadini del Bangladesh, 8.000 egiziani, 5.000 filippini, 1.000 ghanesi, 4.500 marocchini, 6.500 moldavi, 1.500 nigeriani, 1.000 pakistani, 1.000 selegalesi, 100 somali 3.500 cittadini dello Sri Lanka, 4.000 tunisini, 2.500 cittadini di altri Paesi non appartenenti all’Unione Europea che concludano accordi finalizzati alla regolamentazione dei flussi di ingresso e delle procedure di riammissione;b) quote per altri Paesi: 65.000 ingressi per motivi di lavoro domestico o di assistenza alla persona (le cosiddette colf e badanti), 14.200 ingressi per il settore edile, 1.000 ingressi per dirigenti o personale altamente qualificato, 500 ingressi per conducenti, muniti di patente europea, per il settore dell’autotrasporto e della movimentazione delle merci, 200 ingressi per il settore della pesca marittima, 30.000 ingressi per i restanti settori produttivi;c) conversioni in permessi di soggiorno per lavoro subordinato: 3.000 permessi per studio, 2.500 permessi per tirocinio, 1.500 permessi per lavoro stagionale;d) 1.500 ingressi per stranieri residenti all’estero che abbiano completato i programmi di formazione e di istruzione nel Paese di origine;e) 3.000 ingressi per motivi di lavoro autonomo appartenenti alle seguenti categorie: ricercatori, imprenditori che svolgono attività di interesse per l’economia italiana, liberi professionisti, soci e amministratori di società non cooperative, artisti di chiara fama internazionale e di alta qualificazione professionale ingaggiati da enti pubblici e privati; all’interno di tale quota sono ammesse – fino ad un massimo di 1.500 unità – le conversioni di permessi di soggiorno per motivi di studio e formazione professionale in permessi di soggiorno per lavoro autonomo;f) 1.500 ingressi per lavoratori di origine italiana per parte di almeno uno dei genitori fino al terzo grado in linea diretta di ascendenza, residenti in Argentina, Uruguay e Venezuela, che chiedano di essere inseriti in un apposito elenco, contenente le qualifiche professionali dei lavoratori stessi, costituito presso le rappresentanze diplomatiche o consolari italiane in Argentina, Uruguay e Venezuela.

Il decreto diventerà «ufficiale» quando – superati una serie di passaggi istituzionali – verrà pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

Dalla data di pubblicazione del Decreto in Gazzetta, i datori di lavoro (italiano o stranieri regolarmente soggiornanti) potranno presentare domanda a partire dalle ore 8 del:

quindicesimo giorno per gli stranieri di cui al punto a);

diciottesimo giorno  per gli strabieri di cui al punto b);

ventunesimo giorno  per i rimanenti stranieri.

Come già segnalato in un precedente articolo, non verrà più utilizzato il sistema dell’invio tramite gli appositi kit cartacei e gli uffici postali, ma le richieste di assunzione si presenteranno via Internet. Ci sarà la possibilità di rivolgersi anche ad associazioni e patronati per l’inoltro per via telematica delle domande.

In un prossimo articolo verranno illustrate le modalità operative concrete, non appena saranno rese note dal Ministero.

Simone Consani e Marco Noci anolf.toscana@cisl.it