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Quali sono i settori dell’industria meccanica? Fasi e produzione
Si tratta di un insieme di processi interconnessi, guidati da una ricerca primaria che incontra la qualità dei materiali e il rispetto delle normative vigenti
L’industria meccanica è un pilastro storico e contemporaneo per dell’economia italiana ed europea. Si basa sulla produzione di macchinari di diversa tipologia, tra cui le macchine utensili, componenti per il settori dei trasporti, apparecchiature di precisione fino alla realizzazione di componenti per elettrodomestici e impianti industriali.
Si potrebbe riassumere quale un insieme di processi interconnessi, guidati da una ricerca primaria che incontra la qualità dei materiali e il rispetto delle normative vigenti. Proviamo a fare chiarezza? Approfondiamo l’argomento.
Industria meccanica: linea di produzione e fasi
L’organizzazione di una linea produttiva nell’industria meccanica si fonda su una precisa sequenza di fasi, ciascuna delle quali richiede dei macchinari adeguati e personale altamente formato. Per garantire affidabilità e durata nel tempo, le aziende si rivolgono a fornitori specializzati in trattamenti di superficie. Tra i più efficaci vi è la nichelatura chimica, nota anche come Electroless Nickel Plating (ENP), un processo che permette di applicare un rivestimento uniforme a base di nichel, senza l’uso di corrente elettrica.
Questa tecnologia è particolarmente utile per proteggere i componenti soggetti a usura e corrosione, per esempio le valvole, i perni, le boccole, i tiranti e gli ingranaggi. Rispetto alla nichelatura elettrolitica, l’ENP ha il vantaggio di seguire perfettamente la geometria dei pezzi, garantendo rivestimenti precisi oltremodo su superfici complesse. Può essere applicata sul metallo, sulla plastica e sul vetro, ottima per migliorare la resistenza e l’efficienza dei componenti meccanici.
L’impiego di tali rivestimenti si traduce in performance elevate, maggiore longevità dei pezzi e un’accelerazione dei cicli produttivi.
La fase finale della produzione comprende l’assemblaggio, i controlli di qualità e il collaudo, per garantire che ogni pezzo risponda agli standard richiesti. In contesti tecnologicamente avanzati, le operazioni di cui sopra potrebbero essere supportate da sensori, sistemi di visione artificiale e software di controllo.
L’evoluzione dell’industria meccanica
La produzione meccanica ha avuto un ruolo centrale nello sviluppo economico italiano, in particolar modo a partire dagli ultimi decenni dell’Ottocento. A seguito di un lungo periodo di crisi economica e sociale che aveva colpito tutta l’Europa, l’Italia assistette a una rapida industrializzazione, favorita da alcune politiche di ammodernamento, investimenti esteri e una crescente domanda interna.
In quel periodo nacquero grandi realtà industriali che avrebbero segnato la storia: dalla Pirelli alla Fiat, dalla Breda all’Ansaldo, senza dimenticare l’Alfa Romeo, le acciaierie Falck e le industrie alimentari, tra cui Cirio, Galbani, Buitoni e Barilla, per fare qualche esempio. Tali realtà si fecero promotrici di innovazione, introducendo processi produttivi moderni e adottando il “modello fordista”, incentrato su una produzione organizzata per fasi e mansioni ripetitive, con l’obiettivo di massimizzare le economie di scala.
L’industria meccanica produceva delle macchine trasformando il modo stesso di farlo. La produzione su larga scala richiede delle competenze avanzate e impianti sofisticati, ricercando una manodopera altamente specializzata. Un processo innovativo che si è evoluto nel tempo, integrando attualmente le tecnologie digitali di ultima generazione e soluzioni sostenibili, che preservano il futuro dell’ambiente.
Quali sono i comparti dell’industria meccanica?
L’industria meccanica è articolata in diversi comparti, ciascuno dei quali con differenti caratteristiche, applicazioni e tecnologie specifiche. Ecco di seguito quali sono i maggiori e conosciuti.
Mezzi di trasporto
Un comparto che comprende la produzione di veicoli terrestri, navali, aerei e ferroviari. Storicamente, l’industria dei trasporti ha avuto inizio con la costruzione di materiale ferroviario per poi evolversi con l’automotive, che ha conosciuto un boom nel secondo dopoguerra. Oggi, il settore include:
- automotive: automobili, veicoli commerciali e industriali, componenti meccanici e elettronici;
- trasporti su rotaia: treni, tram, metropolitane e relative infrastrutture;
- aeronautica: aerei civili e militari, droni e componentistica;
- cantieristica navale: navi commerciali, da crociera, militari e yacht.
Elettrodomestici
Si occupa della produzione di apparecchiature per uso domestico, sia grandi (tra cui forni, frigoriferi, lavatrici) sia piccoli (quali aspirapolvere e robot da cucina). È un settore in continua evoluzione, orientato verso l’efficienza energetica e la domotica.
Macchine di produzione
Tale categoria comprende le macchine industriali destinate alla lavorazione di materiali e beni. Tra le principali sottocategorie troviamo le seguenti:
- macchine agricole;
- macchine utensili per lavorazione dei metalli;
- attrezzature per l’industria alimentare;
- macchine per la plastica e la gomma;
- produttori di ingranaggi e trasmissioni;
- macchinari per la lavorazione del legno;
- attrezzature per ufficio e impianti industriali;
- macchine di precisione;
La meccanica di precisione richiede un livello alto di accuratezza e standard qualitativi rigorosi. Tra i settori maggiormente coinvolti troviamo:
- meccanica industriale e agricola;
- settore biomedicale;
- industria petrolchimica;
- sistemi idraulici e pneumatici;
- automotive ad alta tecnologia;
I comparti di cui sopra utilizzano macchine a controllo numerico (CNC), robotica e software di progettazione avanzata per realizzare dei componenti con tolleranze minime e prestazioni elevate.
Qual è la differenza tra industria meccanica e metalmeccanica?
Spesso i due termini vengono utilizzati in modo intercambiabile, ma presentano molteplici differenze. L’industria meccanica si concentra sulla progettazione, costruzione e assemblaggio di macchinari, apparecchiature e componenti meccanici.
L’industria metalmeccanica, all’opposto, è un concetto più ampio che integra sia il settore meccanico che quello metallurgico. Di conseguenza comprende le varie attività legate alla trasformazione dei metalli (fusione, laminazione, trattamenti termici) e alla realizzazione di prodotti meccanici. Per maggiore completezza, si può affermare che non include le aziende produttrici di legno o plastica, seppur possa far parte delle realtà che costruiscono le macchine per la lavorazione di tali materiali.
Quali sono le normative vigenti?
Il settore dell’industria meccanica è regolamentato da normative rigorose, sia a livello nazionale che europeo. L’obiettivo è garantire un alto livello di sicurezza, qualità, compatibilità ambientale e tutela del lavoro. Le principali normative riguardano:
- Marcatura CE: obbligatoria per i macchinari e i dispositivi assicurandone la conformità alle direttive europee;
- Direttiva Macchine 2006/42/CE: stabilisce i requisiti di sicurezza per la progettazione e costruzione di macchine;
- REACH e RoHS: regolamenti sull’uso di sostanze chimiche e materiali pericolosi;
- ISO 9001: sistema di gestione della qualità;
- ISO 14001: sistema di gestione ambientale;
- ISO 45001: salute e sicurezza sul lavoro.
Le aziende devono altresì rispettare alcuni regolamenti settoriali specifici a seconda del settore di appartenenza .

