Italia

Reddito cittadinanza: De Palo (Forum), «testo insoddisfacente per le famiglie»

Via libera del Consiglio dei ministri al reddito di cittadinanza e quota 100. Si tratta di «una tappa fondamentale per questa esperienza di governo, sono due misure che non rispondono a estemporanee promesse elettorale ma costituiscono un progetto di politica economica sociale di cui questo governo va fiero», ha detto ieri il premier Giuseppe Conte. La riforma consente di anticipare il pensionamento e riguarda un milione di pensionati nel triennio 2019-2021. Prevede almeno 62 anni di età e minimo 38 anni di contribuzione. Il reddito di cittadinanza riguarderà circa 5 milioni di persone: 1,7 milioni di famiglie in cui rientreranno anche 255mila nuclei con disabili. Il 47% dei beneficiari sarà al Centro-Nord e il 53% al Sud e Isole.

«Le bozze del Decreto che prevede il Reddito di cittadinanza, che come Forum Famiglie abbiamo avuto modo di visionare, non vanno assolutamente a favore della fiscalità familiare». Così il presidente nazionale del Forum delle associazioni familiari, Gigi De Palo, in una nota diffusa ieri sera. «Le famiglie – aggiunge il presidente del Forum – sono costrette ancora una volta a pagare scelte politiche dal respiro corto. Per far fronte alle minori risorse destinate al Reddito, si è deciso di calcolarlo in base ai valori di spesa dei single, non prendendo nemmeno in esame i bisogni delle famiglie. I limiti sia degli importi assegnati sia del patrimonio mobiliare penalizzano i nuclei familiari, soprattutto quelli numerosi».

De Palo sottolinea ancora: «Questa è una misura tarata su scale di equivalenza peggiorative rispetto a quelle già discutibili dell’Isee: perché questa scelta? In sostanza, il Reddito di cittadinanza così com’è stato approvato è una misura studiata scientificamente per i single e ancora una volta si è persa l’occasione per risollevare il sistema-Italia investendo sulle famiglie, anziché far pagare loro i costi di una misura assistenziale. Con queste modalità non riusciremo mai a far fare all’Italia il salto di qualità atteso da tempo».