Toscana

REGIONE A GALAN, CONDIVISIBILI PREOCCUPAZIONI PESCATORI

(ASCA) – “A seguito di un incontro con i rappresentanti regionali delle associazioni di categoria, ho avuto modo di raccogliere e di condividere le preoccupazioni dei pescatori”. Inizia così la lettera che l’assessore all’agricoltura della Regione Toscana Gianni Salvadori ha inviato oggi al ministro delle Politiche Agricole Giancarlo Galan dopo l’entrata in vigore del nuovo Regolamento dell’Ue sulla pesca nel Mediterraneo. ”Oltre alla richiesta delle deroghe sulla distanza dalla costa per l’utilizzo delle reti trainate – scrive Salvadori – e di quelle relative alla dimensione della maglia per le pesche speciali, per le quali siamo in attesa di risposta da parte della Commissione, è impossibile allo stato attuale concedere un contributo pubblico per la sostituzione degli attrezzi da pesca da parte dei pescatori che utilizzano lo strascico. E’ necessario quindi che il Ministero si esprima chiaramente sul termine entro il quale la Regione può concedere i contributi previsti. Noi siamo favorevoli alla massima estensione del periodo di tempo entro il quale concedere gli aiuti e disponibili a sostenere presso la Commissione Europea le iniziative che volete intraprendere se ne ravvisate l’opportunità”. “Ulteriore preoccupazione per i pescatori toscani – continua la lettera di Salvadori – è data dall’intenzione di riproporre l’arresto temporaneo della pesca anche per il 2010. Nel corso degli anni precedenti abbiamo sostenuto l’inopportunità del fermo così come concepito sostenendo che, al fine della tutela della risorsa e della ricostituzione degli stock ittici, sarebbe più opportuno predisporre piani di gestione contenenti misure tecniche quali la tutela delle aree di nursery, la rotazione delle aree da sfruttare, l’adozione di tecniche selettive. Di conseguenza, anche per il 2010, propongo di non attivare il fermo pesca o in alternativa di prevedere il fermo pesca facoltativo per impresa. In ogni caso – conclude l’assessore – qualora il fermo dovesse essere attuato, occorre garantire gli indennizzi sia in favore degli imbarcati che degli armatori”.