Vita Chiesa

RELIGIONI E CULTURE: SANT’EGIDIO «DA CIPRO, CUORE DEL MEDITERRANEO, UN CONTRIBUTO ALLA PACE»

Si svolge a Cipro, dal 15 al 18 novembre il 22° incontro promosso dalla Comunità di Sant’Egidio “La civiltà della pace: religioni e culture in dialogo”, nato sulla scia dell’incontro di preghiera interreligioso di Assisi voluto dal papa Giovanni Paolo II nel 1986. “La novità di quest’anno – ha spiegato stamattina in conferenza stampa Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant’Egidio – è che si svolge nel cuore del Mediterraneo, vicino al Libano, la Terrasanta e l’Iraq”. Cipro oltre tutto è l’ultimo paese d’Europa occupato, in cui esiste un muro e “noi speriamo – ha aggiunto Impagliazzo – di dare un contributo di pace per questo paese e per il Mediterraneo che abbia ricadute sul mondo intero”. Per Mario Marazziti, portavoce della Comunità “Cipro è un luogo dove si vuole reinventare un modo di stare insieme”. Altro motivo d’interesse dell’iniziativa di quest’anno è che l’invito a Cipro è arrivato direttamente dal Patriarca ortodosso Chrysostomos II e che cattolici e ortodossi hanno lavorato insieme per l’organizzazione dell’evento. Impagliazzo ha anche sottolineato che quest’anno molta attenzione sarà data al dialogo con il mondo e la cultura dell’Asia, “dove ormai vivono il maggior numero di musulmani”, con particolare attenzione all’India, da dove verranno anche delle personalità religiose dell’induismo moderato. Tra i temi che saranno affrontati nell’incontro a Cipro su religioni e culture in dialogo, promosso della Comunità di Sant’Egidio e dalla chiesa ortodossa cipriota, ci saranno quelli della violenza urbana e dell’immigrazione. Marco Impagliazzo, presidente della Comunità, ha ricordato in conferenza stampa “che Cipro è una delle porte di entrata dell’Europa” e ha affermato di essere “contento che in Italia il Consiglio dei ministri abbia accantonato il reato di immigrazione clandestina”. La numerose tavole rotonde saranno dedicate all’Africa, all’America Latina, all’Asia e a Giovanni Paolo II. Particolare attenzione meriterà il tema dell’ecumenismo e del dialogo interreligioso con la presenza di musulmani, ebrei e indù: papa Benedetto XVI, tramite il card. Tarcisio Bertone, manderà un messaggio. “Ma non abbiamo dimenticato le donne – ha sottolineato Impagliazzo – e a presiedere l’assemblea inaugurale saranno Francoise Rivière, dell’Unesco e Siti Musdah Mulia, giurista islamica dell’Indonesia, che si batte contro la pena di morte”. Tra le personalità presenti Ingrid Betancourt