Toscana

Riduzione dei consiglieri, in scena il nuovo «inciucio»

Se fosse un film di successo avrebbe il suo seguito. E così è stato. Dopo l’«Inciucio» di due anni fa ecco che è arrivato l’«Inciucio 2» che potremmo definire la «riscossa». Il genere potrebbe essere la commedia all’italiana se non fosse una tragedia per le tasche dei toscani.

Ovviamente stiamo parlando del nuovo accordo sul numero dei consiglieri e degli assessori che è andato in scena mercoledì scorso in Consiglio regionale. Tutto ciò dopo che il presidente Claudio Martini aveva annunciato nei giorni scorsi che proprio la Toscana era la prima regione ad avviarsi alla riduzione dei consiglieri. Il presidente aveva tralasciato di dire che la stessa nostra Regione era stata la prima, due anni fa, ad aumentare da 50 a 65 i consiglieri che sommati ai 13 assessori attuali (potrebbero essere 14…) porta il numero a 78. Allora erano stati Ds, Forza Italia e An gli attori principali.

Mercoledì scorso il Consiglio regionale – sollecitato da una proposta di legge di Luciano Ghelli (Comunisti italiani) che chiedeva l’immediato ritorno a 50 (o almeno a 55) – ha invece visto un nuovo capitolo dell’«inciucio». Questa volta gli attori si sono moltiplicati: infatti hanno votato sì al rinvio della questione al 30 aprile 2008 tutti i gruppi da An a Rifondazione comunista. Unico «no» quello dell’Udc (che tra l’altro aveva chiesto il ripristino del voto di preferenza). Astenuti Verdi e Pdci. Come dire: c’è sempre tempo per tagliare le poltrone.

S.P.CONSIGLIO REGIONALE, SI’ A ODG BIPARTISAN PER RIDUZIONE NUMERO CONSIGLIERI