Toscana

ROSSI: EQUITA’ E CONTI IN ORDINE, QUESTA E’ LA NOSTRA MANOVRA

(ASCA) -  «Un messaggio di equità, di tenuta, di certezza che credo i toscani capiranno». Così il presidente della Regione Enrico Rossi ha definito oggi la manovra su sanità e trasporto pubblico locale resa necessaria anche in Toscana dal decreto governativo sulla revisione della spesa. «La somma dei tagli operati dai governi Berlusconi-Tremonti e Monti – ha chiarito Rossi – impatta a regime per circa 400 milioni l’anno, solo per il Tpl il taglio è di 170. Questi tagli sono insostenibili, ma non per questo dobbiamo stare con le mani in mano». La prima mossa per resistere allo ‘tsunami’ è il riordino del sistema sanitario: «Contiamo di abbattere i costi del 5%, 250 milioni in termini assoluti, – ha detto Rossi – implementando la qualità». Secondo punto, la compartecipazione: “Nel ritoccare i ticket ci siamo ispirati a un principio di equità – ha detto il presidente – chiedendo di più a chi ha di più. Nel complesso gli utenti del servizio a cui chiederemo di più sono circa 600mila toscani. Agli altri 3 milioni, che hanno un reddito Isee inferiore a 36mila euro, non chiederemo nessun sacrificio”. Rossi ha anche affrontato il problema della imposizione fiscale: “É dal 1998 – ha detto – che la Toscana non ricorre ad aumenti di tasse. Se dovessimo essere costretti a usare la leva fiscale lo faremmo con lo stesso criterio di equità che ispira la manovra di oggi”.