Italia

SALUTE LAVORATORI: «ABITI PULITI», STOP A SABBIATURA JEANS

Dopo la condanna ufficiale del sandblasting (sabbiatura) come tecnica di schiaritura dei jeans da parte di molti marchi internazionali, la Clean Cloth Campaign (CCC) – impegnata per assicurare il rispetto dei diritti dei lavoratori attraverso sensibilizzazione e mobilitazione di consumatori, pressione su imprese e governi, e rappresentata in Italia da “Abiti puliti”, ha deciso di verificare sul campo le promesse delle imprese mandando alcuni ricercatori dell’Alternative Movement for Resources and Freedom Society in sette fabbriche bengalesi per intervistare 73 lavoratori, di cui oltre la metà addetti al sandblasting. Allarmanti i risultati: “in nessuno dei sette stabilimenti – si legge nel report “Dedly Denim” (www.cleanclothes.org) – la sabbiatura è stata definitivamente abolita e spesso viene eseguita di notte per non dare nell’occhio”. Stessa cosa nelle fabbriche impegnate nella produzione di merchandise olimpico per Londra 2012, “altro grande business costruito sulla pelle dei lavoratori e denunciato da PlayFair 2012”. Altissimo il livello di pericolosità: dopo alcuni anni, denuncia CCC, i lavoratori sputano sangue o sabbia. Di qui la richiesta alle Organizzazioni mondiali del lavoro e della sanità di inserire “la filiera del jeans nei programmi volti a sradicare la silicosi a livello mondiale” e di istituire “un programma specifico per il Bangladesh” per “eliminare definitivamente questo tipo di lavorazione”. (Sir)