Cultura & Società
San Miniato, convegno sull’evoluzione della lingua nelle opere di Camilleri
Appuntamento venerdì 30 maggio alle 17,30 a Palazzo Grifoni nell’ambito della rassegna «Archivi in dialogo» a cui aderisce la Fondazione Istituto del Dramma Popolare di San Miniato

Grandi studiosi sotto la Rocca. “Camilleri e la Lingua: dalle carte d’archivio alle opere letterarie”. Archivi di carta e archivi digitali per lo studio dell’evoluzione linguistica nel grande scrittore di cui ricorrono quest’anno i cento anni dalla nascita.
E’ il tema del convegno che si terrà venerdì 30 maggio alle 17,30 a Palazzo Grifoni nell’ambito della rassegna «Archivi in dialogo» a cui aderisce la Fondazione Istituto del Dramma Popolare di San Miniato. Fra i partner dell’evento a San Miniato sono il Comitato Nazionale Celebrazioni Andrea Camilleri, l’Accademia della Crusca, il Fondo Camilleri in Roma. Fra i relatori: dal Fondo Camilleri, la dottoressa Patrizia Severi (archivista); dall’Università di Cagliari, il professor Giuseppe Marci curatore del portale web «Camilleri Index», dall’Università di Palermo, la dottoressa Chiara Pasanisi (ricercatrice), dall’archivio del Dramma Popolare, Alexander di Bartolo (archivista). Prevista la presenza del professor Rosario Coluccia dell’Accademia della Crusca.
Nell’anno delle celebrazioni nazionali su Camilleri, la Fondazione Idp – guidata da Marzio Gabbanini – intende rimettere al centro dell’attenzione del pubblico e degli studiosi, un “tema camilleriano” molto sentito, ovvero il tema della lingua e del suo uso nelle sue diverse sfaccettature. I romanzi di Camilleri hanno evidenziato quanto l’uso letterario dei dialetti (e dei neologismi derivanti da un dialetto) possa essere di attualità. In un mondo nel quale si va sempre più verso l’internazionalizzazione e si propende per l’uso della lingua inglese come unico veicolo di comunicazione nel mondo globalizzato, l’uso dei dialetti appare quasi una forma di resistenza culturale.