Vita Chiesa

San Pietroburgo, è morto il vescovo Markell, grande amico dell’«Opera La Pira»

Il vescovo Markell era nato l’8 giugno 1952 a Mineralnye Vody e aveva studiato all’Accademia teologica di Leningrado. Nel 1973 era diventato monaco, poi elevato al grado di hierodeacon e, nel 1976, al grado di hieromonk. Aveva studiato presso la facoltà teologica dell’Istituto di Boss (Svizzera) e dal 1978 insegnava presso le scuole teologiche di San Pietroburgo. Dal 1995 era rettore della cattedrale Feodorovsky Gosudarev a Tsarskoye Selo.

Era stato consacrato vescovo nella festa dell’Esaltazione della Santa Croce, il 27 settembre 2006, durante la Divina Liturgia nella Cattedrale di Kazan da Sua Santità il Patriarca Alessio II.

Vladyka Markell – come si legge nel sito della Eparchia – ha dato un contributo considerevole allo sviluppo della vita ecclesiastica di San Pietroburgo. Il suo nome è associato alla rinascita dei santuari di Tsarskoye Selo. Tra i suoi incarichi c’era la guida del dipartimento diocesano per l’interazione con le organizzazioni sportive. Il metropolita Varsonofy di San Pietroburgo e Ladoga ha espresso le sue condoglianze ai chierici e ai parrocchiani della cattedrale di Feodorovsky Gosar, alla famiglia e agli amici del vescovo Markell.

Il rito di sepoltura verrà celebrato il 16 marzo, dopo la Divina Liturgia nella Cattedrale della Santissima Trinità del Monastero di Alexander Nevsky, dal Metropolita di San Pietroburgo e Ladoga Varsonofy. I funerali si terranno nel cimitero Nikolsky del monastero.

«Padre Marcello», allora giovane monaco, aveva conosciuto Pino Arpioni durante uno dei pellegrinaggi in Urss dell’Opera per la gioventù «Giorgio La Pira». Tra i due – nonostante le difficoltà linguistiche – c’era stata subito una grande intesa. Già nel 1990 Pino aveva invitato un gruppo di seminaristi dell’Accademia teologica a partecipare ai campi estivi al villaggio «La Vela» di Castiglione della Pescaia (Gr). Gruppo di seminaristi torneranno per diversi anni, a partire dal 1992, guidati appunto da padre Markell. Gli scambi si interruppero nel 1998 per le condizioni di salute di Pino. Ma quando padre Markell seppe dell’operazione al cuore a cui il fondatore dell’Opera doveva sottoporsi, volle venire a Firenze, per parlare con lui di un progetto che stava maturando: realizzare un villaggio nei pressi di San Pietroburgo dove svolgere un’attività con i giovani, simile a quella dell’Opera. La positiva esperienza dell’estate precedente a «La Vela», quando un gruppo di adolescenti ortodossi si era ritrovato insieme ad uno di cattolici, sempre di San Pietroburgo, aveva ravvivato l’entusiasmo di padre Markell e dei suoi collaboratori. Le difficoltà più grandi, oltre che economiche, erano convincere sia le autorità politiche che quelle religiose. Per questo sperava di poter portare in Italia una delegazione di San Pietroburgo, con il sindaco e altre personalità cittadine, per vedere i due Villaggi e l’attività dell’Opera.

Padre Markell e la sua collaboratrice Tatiana Grigorevna furono a Firenze dal 22 al 25 febbraio 1998. Ci furono incontri con il presidente del Consiglio regionale, Angelo Passaleva, con il delegato per l’ecumenismo della Diocesi di Firenze, mons. Angelo Chiaroni, con don Alfredo Pizzuto, parroco a San Cristoforo a Siena e con il vescovo di Siena-Colle Val d’Elsa-Montalcino, mons. Gaetano Bonicelli. Pino in quei giorni era in ospedale, a Careggi, dopo aver subito l’intervento al cuore. Padre Markell gli fece visita, mettendolo al corrente dei suoi progetti e dei suoi incontri.

Anche dopo l’elevazione a vescovo, nel 2006, Markell è stato sempre un punto di riferimento per gli scambi di amicizia tra la Chiesa russo-ortodossa di San Pietroburgo e l’Opera per la Gioventù «Giorgio La Pira».