Vita Chiesa

SANTA SEDE: RAMMARICO DELLA SEGRETERIA DI STATO PER LA PROTESTA DEL BELGIO

“Rammarico” per la protesta del Belgio in seguito alle parole sull’Aids, pronunciate dal Papa durante il viaggio apostolico in Camerun e Angola (17-23 marzo 2009). È quanto esprime la segreteria di Stato vaticana in un comunicato diffuso nella tarda mattinata di oggi. “L’ambasciatore del Regno del Belgio – informa la segreteria di Stato – dietro istruzioni del ministro degli Affari Esteri, ha fatto parte al segretario per i rapporti con gli Stati (mons. Dominique Mamberti, ndr) della Risoluzione con cui la Camera dei Rappresentanti del proprio Paese ha chiesto al governo belga di «condannare le dichiarazioni inaccettabili del Papa in occasione del suo viaggio in Africa e di protestare ufficialmente presso la Santa Sede». L’incontro si è svolto il 15 aprile”. La segretaria di Stato, si legge nel comunicato, “prende atto con rammarico di tale passo, inconsueto nelle relazioni diplomatiche tra la Santa Sede e il Regno del Belgio. Deplora che una assemblea parlamentare abbia creduto opportuno di criticare il Santo Padre, sulla base di un estratto d’intervista troncato e isolato dal contesto, che è stato usato da alcuni gruppi con un chiaro intento intimidatorio, quasi a dissuadere il Papa dall’esprimersi in merito ad alcuni temi, la cui rilevanza morale è ovvia, e di insegnare la dottrina della Chiesa”. “Come si sa – si legge nel comunicato della segreteria di Stato vaticano – il Santo Padre, rispondendo ad una domanda circa l’efficacia e il carattere realista delle posizioni della Chiesa in materia di lotta all’Aids, ha dichiarato che la soluzione è da ricercare in due direzioni: da una parte nell’umanizzazione della sessualità e, dall’altra, in una autentica amicizia e disponibilità nei confronti delle persone sofferenti, sottolineando anche l’impegno della Chiesa in ambedue gli ambiti. Senza tale dimensione morale ed educativa la battaglia contro l’Aids non sarà vinta”. La segreteria di Stato sottolinea che “mentre, in alcuni Paesi d’Europa, si scatenava una campagna mediatica senza precedenti sul valore preponderante, per non dire esclusivo, del profilattico nella lotta contro l’Aids, è confortante costatare che le considerazioni di ordine morale sviluppate dal Santo Padre sono state capite e apprezzate, in particolare dagli africani e dai veri amici dell’Africa, nonché da alcuni membri della comunità scientifica”. In particolare la segreteria di Stato ricorda l’intervento della Conferenza episcopale regionale dell’Africa dell’Ovest: “Siamo grati per il messaggio di speranza che [il Papa] è venuto ad affidarci in Camerun e in Angola… E lo ringraziamo per aver riproposto a tutti, con sfumatura, chiarezza e acume, l’insegnamento comune della Chiesa in materia di pastorale dei malati di Aids”.Sir