Toscana
Sant’Anna di Stazzema ricorda la strage e lancia un appello per Gaza
Nel luogo dell’eccidio nazifascista, commemorazioni cariche di richiami alla pace e alla memoria. Presenti istituzioni, associazioni e l’arcivescovo di Pisa Saverio Cannistrà

Un filo rosso unisce Sant’Anna di Stazzema a Gaza: quello del dolore civile, dell’orrore per le vittime innocenti e della richiesta di pace. Ottantuno anni dopo l’eccidio del 12 agosto 1944, quando una divisione delle SS, con la complicità di fascisti locali, sterminò oltre 560 persone tra uomini, donne e bambini, il paese toscano ha commemorato la strage con una cerimonia che ha parlato anche al presente.
Al fianco delle autorità civili e dei rappresentanti delle associazioni, era presente anche l’arcivescovo di Pisa, mons. Saverio Cannistrà, che ha preso parte al momento di preghiera e riflessione, sottolineando l’urgenza di coltivare una cultura di pace e riconciliazione.
Dal palco, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ha lanciato un “grido di pace” contro “genocidi e crimini di guerra, come quelli del governo Netanyahu nella Striscia di Gaza”, invitando Governo e Parlamento a riconoscere lo Stato di Palestina come passo indispensabile per fermare le violenze.
Parole dure anche dal sindaco di Sant’Anna di Stazzema, Maurizio Verona, che ha stigmatizzato l’assenza del Governo alle celebrazioni: “Assente qui come in Medio Oriente a Gaza”, ha detto, richiamando alla necessità di non restare indifferenti “di fronte alla cancellazione del popolo palestinese”.
L’orazione ufficiale è stata affidata alla sindaca di Genova, Silvia Salis, che ha messo in guardia dal “volto dell’odio travestito da protezione” e dall’odio che si insinua nei linguaggi populisti: “Essere qui significa non solo ricordare, ma assumere un impegno, mantenere vigile la Resistenza come un muscolo da allenare”.
Sui tornanti che dal mare portano al paese, cartelli e disegni di bambini ebrei e palestinesi, allestiti dall’associazione “Colours of peace” della Fondazione Kennedy, ribadivano lo stesso messaggio: “Sant’Anna come Gaza”. Al monumento e ossario, accanto alle bandiere italiana ed europea, sventolava anche quella palestinese.
Nelle sue conclusioni, Giani ha ricordato le oltre duecento stragi nazifasciste che hanno insanguinato la Toscana e il ruolo decisivo della memoria: “Il futuro è la memoria – ha detto – perché è con essa che si costruiscono gli anticorpi per evitare di ripetere ciò che è stato”. Poi la citazione di padre Ernesto Balducci: “Se vuoi davvero la pace, prepara la pace: si vis pacem para pacem”.


