Toscana

SCUOLA, LICEI MUSICALI, LA REGIONE PROTESTA CON IL MINISTRO

E’ scontro fra Regione e ministro dell’istruzione sui licei musicali e coreutici. L’assessore all’istruzione Gianfranco Simoncini ha scritto oggi al ministro Gelmini per protestare contro l’ennesimo atto che ignora e di fatto scavalca le competenze della Regione sulla programmazione scolastica. L’assessore fa trasparire l’irritazione della Regione per essere stata ignorata e aver dovuto apprendere dalla stampa la decisione di istituire nella nostra regione tre licei musicali e coreutici ad Arezzo, Lucca e Firenze. Ma non è tutto. In una lettera partita oggi per i presidenti delle Province l’assessore stigmatizza l’ennesimo disconoscimento del rapporto di leale collaborazione che dovrebbe segnare – si legge nel testo – le relazioni interistituzionali. Nella comunicazione alle Provincie si annuncia inoltre che, non appena saranno resi pubblici gli atti relativi alle decisioni del ministero, la giunta si riserverà di fare ricorso al Tar contro l’eslcusione dei licei di Livorno e Siena. E’ una notizia che sorprende, si legge nella lettera alla Gelmini, perchè la scelta del ministero, presa all’insaputa di chi è titolare della programmazione, non corrisponde pienamente a quanto contenuto negli atti di programmazione approvati dalla giunta regionale. In questi atti, si legge nella lettera, venivano programmati, per l’anno scolastico 2010-2011, cinque licei musicali e coreutici. Di questi due, situati in Arezzo e Lucca, confluivano automaticamente nel nuovo ordinamento essendo sperimentazioni pregresse e tre, ubicati rispettivamente a Firenze, Livorno e Siena, venivano istituiti in applicazione della competenza regionale sulla programmazione dell’offerta formativa sul territorio e alla luce delle nuove norme ancora in fase di emanazione. Nella lettera si chiede di conoscere attraverso quali presupposti giuridici siano state effettu ate le scelte adottate e per quali motivi non sono stati inseriti, nel nuovo ordinamento, gli altri due licei musicali di Livorno e Siena, venendo così a disattendere quanto deciso dalla Regione nell’esercizio delle sue competenze. (cs-Barbara Cremoncini)