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Siena, fermo per 9 pakistani. Caritas: non generalizzare

Una presunta organizzazione dedita al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina attraverso la rotta balcanica è stata scoperta dalla Squadra mobile di Siena. Don Giglio (Caritas): "Un plauso alle forze dell'ordine" però "non cadere nella tentazione di generalizzare pensando ai migranti solo in termini negativi"

“Un plauso alle forze dell’ordine per l’operazione portata a termine oggi, ma ci tengo a sottolineare che tutto è partito grazie al coraggio di un cittadino pakistano che ha denunciato un’aggressione ed ha reso possibile l’avvio delle indagini. Non si deve cadere nella tentazione di generalizzare pensando ai migranti solo in termini negativi”.

E’ quanto dichiara Don Vittorio Giglio ,direttore della Caritas diocesana di Siena- Colle di Val D’Elsa -Montalcino in merito all’arresto a Siena di nove cittadini di origini pachistane accusati di far parte di un’associazione a delinquere.

Il decreto di fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Direzione distrettuale antimafia della Procura di Firenze, contesta agli accusati vari delitti, fra cui per quattro di loro il favoreggiamento dell’immigrazione irregolare di connazionali. Nei confronti di nove soggetti pendono accuse che vanno dall’organizzazione dell’ingresso illegale di migranti alla rapina, le lesioni, e un tentativo di sequestro di persona a scopo di estorsione.

“Anzi proprio l’opposto – aggiunge Don Giglio –  chi arriva nel nostro paese ha necessità di trovare accoglienza, sostegno e speranza. L’operazione della Polizia di Stato ci aiuta certamente a fare in modo che l’accoglienza nella nostra città di persone migranti sia libera da ombre pericolose come quelle della delinquenza organizzata”.