Vita Chiesa

SINODO VALDESE: MONS. BATTAGLIA (CEI), «ESPERIENZA SIGNIFICATIVA PER FUTURO DEL PAESE»

In un’Italia sempre più multietnica, la presenza della comunità valdese come antica minoranza rappresenta una esperienza «significativa e importante rispetto al presente e al futuro del nostro paese, che sempre più è una società pluralista e in rapida trasformazione». Lo afferma al Sir mons. Gino Battaglia, direttore dell‘ufficio nazionale per l‘ecumenismo e il dialogo della Cei che insieme a mons. Piergiorgio Debernardi, vescovo di Pinerolo sta partecipando al Sinodo delle chiese metodiste e valdesi. Il Sinodo – significativo appuntamento nell’ambito del protestantesimo storico italiano – si è aperto ieri nel tempio di Torre Pellice con un culto solenne la cui predicazione è stata affidata quest’anno alla pastora Eliana Briante. «Siamo alle prime battute», ha detto mons. Battaglia che questo pomeriggio alle 15 interverrà al Sinodo portando ai valdesi i saluti della Chiesa cattolica. «Ma il culto di ieri, con cui si è aperto il Sinodo, ha evidenziato una realtà, quella delle comunità valdesi e metodiste, che diventa sempre più multietnica, e per i suoi legami internazionali e per l’immigrazione, che sta cambiando il panorama cristiano in Italia (e quindi anche quello delle comunità evangeliche)».

«Siamo in Val Pellice – prosegue il rappresentante della Cei -, zona di coabitazione storica tra cattolici e valdesi. Questa antica esperienza è ancora significativa: penso solo al documento comune sui matrimoni misti del 1998, che qui ovviamente trova un’applicazione quantitativamente rilevante. Ma è significativa e importante rispetto al presente e al futuro del nostro paese, che sempre più è una società pluralista e in rapida trasformazione. I valdesi rappresentano una minoranza antica in Italia e la coabitazione con loro è un’esperienza su cui bisognerebbe riflettere di più». Mons. Battaglia ricorda inoltre che con questo Sinodo termina il settennato di Maria Bonafede, moderatora della Tavola valdese e prima donna a ricoprire questo incarico. «Il ministero della Pastora Maria Buonafede come Moderatora – ha detto – si è caratterizzato per apertura e disponibilità. La salutiamo con simpatia, facendole i nostri migliori auguri per il suo ministero, che continua in altre forme». Questa sera si terrà una serata pubblica dal titolo “Italiani/e di oggi e di domani. La sfida dell’integrazione” e che vedrà la partecipazione di Andrea Riccardi, ministro per la cooperazione internazionale e l‘integrazione. Anticipando all’agenzia Ansa i contenuti del suo intervento il ministro Riccardi ha definito «un fenomeno che rischia di tradursi in una perdita per il nostro Paese» il fatto che secondo l’ultimo censimento Istat molti lavoratori stranieri a causa della crisi, siano tornati al loro Paese d’origine o in altri Stati europei “dove è più facile trovare lavoro e integrarsi”. (Sir)