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SLOVENIA: CATTOLICI E MUSULMANI, NO ALL’EQUIPARAZIONE DELLE COPPIE DI FATTO

“Siamo profondamente convinti che l’equiparazione delle unioni omosessuali con quelle eterosessuali, nonché la possibilità di adozione dei bambini da parte di tali coppie, sia inopportuna, perché non garantisce il ruolo essenziale e non rimpiazzabile del padre e della madre nella vita della famiglia”. E’ quanto scrivono il presidente della Conferenza episcopale slovena, l’arcivescovo di Ljubljana mons. Anton Stres, e il presidente della Comunità islamica in Slovenia, Nedžad Grabus, in una dichiarazione congiunta firmata oggi a Ljubljana, attraverso la quale – informa l’Ufficio stampa della Conferenza episcopale slovena – i due esponenti religiosi hanno voluto affermare “il dovere delle rispettive comunità di fedeli a salvaguardare il valore del matrimonio tra uomo e donna e della famiglia”. L’iniziativa – si legge nella nota – va inquadrata nell’ambito dell’iter parlamentare della proposta di legge, avanzata dall’attuale maggioranza di sinistra, che “ridefinisce il significato dei termini matrimonio e famiglia, concedendo alle coppie omosessuali gli stessi diritti delle coppie eterosessuali, incluso il diritto di adozione dei bambini”. L’arcivescovo Stres e il muftì Grabus ribadiscono che tale passo legislativo è “inopportuno, perché non garantisce il ruolo essenziale e non rimpiazzabile del padre e della madre nella vita della famiglia che riveste una importanza cruciale nello sviluppo armonioso dei coniugi e dei bambini”. “Cattolici e musulmani nutrono una grande stima per la vita matrimoniale e famigliare, perciò sosteniamo il dritto di ogni bambino alla vita di famiglia, composta da padre e madre”, affermano entrambi i leader religiosi nella dichiarazione, sollecitando le rispettive comunità di fedeli a “salvaguardare pubblicamente la vita matrimoniale e famigliare, assistere le famiglie in difficoltà e sostenere il diritto dei genitori di educare i figli in conformità con le proprie convinzioni morali e religiose”. La comunità musulmana rappresenta numericamente ormai la seconda più grande comunità religiosa in Slovenia (dopo quella cattolica), pur non essendo l’islam una religione autoctona.