Vita Chiesa

«Sophia»: adesso a Loppiano è nata anche l’Università

di Riccardo Bigi

Un centro accademico che, «promuovendo un autentico pensiero cristiano capace di coniugare fede e ragione, favorisca una visione più ampia e integrata del sapere tesa al dialogo con le altre religioni e culture, e alla crescita intellettuale e interiore delle giovani generazioni». È questo l’auspicio del Papa Benedetto XVI per l’Istituto Universitario Sophia, la nuova università che va ad arricchire le tante opere culturali della cittadella internazionale dei Focolari a Loppiano. Il telegramma del Papa è andato ad aggiungersi alle tantissime voci che lunedì scorso hanno voluto festeggiare la nascita di questa nuova istituzione culturale. Circa duemila persone tra cui  rettori e personalità accademiche di vari Paesi: dall’India agli Stati Uniti, dalla Tailandia al Kenya, insieme alle autorità civili e religiose e a rappresentanti di ebraismo, islam, induismo e buddismo.

La nuova università ospita al momento una quarantina di studenti provenienti da diversi paesi del mondo, che seguiranno corsi biennali per conseguire una laurea specialistica. Ma dietro questa iniziativa c’è una proposta estremamente significativa. La nascita di Sophia, ha evidenziato la presidente dei Focolari, Maria Voce,  «è una tappa particolarmente attesa. Rappresenta la realizzazione di un grande sogno che Chiara ha custodito ardentemente in cuore fin dagli anni ’60».  Trasformare quindi il «carisma dell’unità», che Chiara Lubich ha ricevuto e sulla cui base ha fondato il Movimento dei Focolari, in una vera e propria scuola di pensiero. «L’istituto universitario Sophia – ha sottolineato mons. Piero Coda, Preside di questo centro accademico – è erede e interprete degli ideali di Chiara. E non è un caso – ha aggiunto – che Sophia nasca qui, in terra di Toscana, alle porte di Firenze, quasi a voler offrire il suo specifico contributo alla vocazione cosmopolita di questa terra e di questa città che si sono fatte pioniere, in questi ultimi decenni, dell’incontro tra i popoli e della costruzione della pace, come ci testimonia l’esperienza di Giorgio La Pira».

All’inaugurazione erano presenti anche il vescovo di Fiesole Luciano Giovannetti e l’arcivescovo di Firenze Giuseppe Betori, che è anche Gran Cancelliere della nuova università. «Una nuova istituzione universitaria di chiara ispirazione cristiana – ha affermato Betori nel suo saluto – rappresenta un’importante opportunità sia per chi vi prende parte sia per la società italiana in generale. L’intuizione del progetto culturale, che rende unica e significativa l’esperienza ecclesiale in Italia, vuole proprio sottolineare come la crescita della cultura cristiana non sia qualcosa che riguarda i cristiani solamente, ma che si rivolge a tutti. Questo testimonia la convinzione che la cultura, quando è veramente tale, rappresenta una crescita per la persona umana.

L’inaugurazione è proseguita con una tavola rotonda in cui a più voci, dal mondo della cultura e della scienza, è stata espressa la speranza che nasce da questa nuova iniziativa culturale caratterizzata dall’incontro tra studio e vita. Sono intervenuti Anthony Cernera degli Usa,  Presidente della Federazione internazionale delle Università cattoliche, il fisico Ugo Amaldi del Cern di Ginevra, lo scrittore e giornalista Sergio Zavoli. A concludere l’incontro, le voci dei primi protagonisti, i giovani studenti: «Siamo coscienti – ha detto uno di loro – che sperimentando questo nuovo umanesimo fiorito dal Vangelo, potremo essere espressione di un nuovo modo di pensare a servizio delle attese dell’umanità».