Associazioni e movimenti
Spazio Spadoni: una campagna per far conoscere a tutti le opere di misericordia
Dall'ente che ha sede nel Convento di San Cerbone, vicino Lucca tante iniziative in varie parti del mondo

Diffondere le opere di misericordia. È questo l’obiettivo del movimento «Spazio Spadoni» in questo Giubileo, supportato, e lo vedremo, anche dal Dicastero per l’Evangelizzazione. Parliamo dell’iniziativa con Luigi Spadoni, insieme ad altri, ideatore di una vera e propria campagna, che si concretizza ad esempio attraverso un piccolo ma importante dono diffuso questa settimana con Toscana Oggi. Partiamo da qui, di cosa si tratta? «È un segnalibro – dice Spadoni – che da una parte ha gli “angeli della speranza” e dall’altra le opere di misericordia».
Da dove nasce questo nome, «Angeli della Speranza»?
«Nasce da papa Francesco che nel suo messaggio per il Giubileo degli ammalati e del mondo della sanità, li ha chiamati tutti “angeli di speranza”. Ed è nostro desiderio con questo lavoro, attraverso segnalibri, manifesti, anche ravvivare la forza della speranza anche in chi la speranza la fa tutti i giorni come professionisti o volontari nelle associazioni. In fondo, forse, ci occupiamo di qualcosa che nessuno fa, cioè diffondere le opere di misericordia. Attenzione, non che nessuno faccia opere di misericordia: grazie a Dio in molti le compiono. Ma diffonderle perché le si conosca, è qualcosa di diverso dal fare opere. E noi ci concentriamo su questo: diffondere e spiegare le opere di misericordia spirituali e corporali. In 14 punti c’è il Vangelo».
Oltre a questo avete preparato e state già diffondendo un opuscolo intitolato «RiEvoluzione delle opere di Misericordia»?
«Sì, e ha la prefazione di mons. Fortunatus Nwachukwu, Segretario del Dicastero per l’evangelizzazione. Congregazioni, presbiteri, catechisti, volontari e operatori nell’ambito sociale, hanno lavorato insieme per questa scrittura per la collettività».
Va detto che «Spazio Spadoni» ha la sua sede centrale e operativa nel Convento di San Cerbone, nei pressi della città di Lucca. Qui operano Luigi Spadoni con collaboratrici e collaboratori. In questo convento s’incontrano i vari aderenti al progetto che fin dalle origini ha la mission di portare la misericordia nel mondo. Infatti «Spazio Spadoni» sostiene le Congregazioni missionarie, promuove progetti di misericordia in terre di missione, rafforza la dimensione culturale di missione e misericordia delle organizzazioni caritative.
Questa diffusione che state portando avanti è pensata solo per l’Italia?
«Quest’opera di conoscenza la stiamo portando avanti nel mondo. Abbiamo fatto 9 forum, soprattutto in Africa. Nel forum meno partecipato c’erano 120 religiosi nel più partecipato oltre 400. Abbiamo avuto anche un grande riconoscimento. Suor Marie Noelle Messini è stata nominata, dal vescovo Emmanuel Dessi Youfang, responsabile del nuovo ufficio dedicato alla divulgazione delle opere di misericordia nella diocesi di Bafia, in Camerun. Ne ha parlato anche l’Osservatore Romano nel febbraio scorso. Suor Marie Noelle aveva partecipato a nostri corsi e infine ha realizzato un forum sulle opere di misericordia nella diocesi guidata mons. Dessi Youfang».
Siamo nell’anno del Giubileo, avrete qualche appuntamento a Roma?
«Nei giorni del Giubileo degli ammalati e del mondo della sanità, in Vaticano, ci saranno suore che hanno partecipato ai progetti di “Spazio Spadoni”: faranno volantinaggio, cioè distribuiranno questi segnalibri. Inoltre nei pressi del Vaticano ci saranno due vele di questa immagine degli “Angeli della speranza”. Poi stiamo anche pensando a organizzare qualcosa attorno al Giubileo della vita consacrata, delle missioni, e dei missionari della misericordia».