Tutto è iniziato nel luglio 2012, quando Laura Padelli, 43 anni, autista della Tiemme con alle spalle dieci anni alla guida dei mezzi pubblici aretini, chiede cortesemente ad un passeggero di sedersi e lasciarle libera la visuale alla sua destra. “La sua risposta -racconta Laura – è stata aspra e volgare. Il tono offensivo. Si è comunque allontanato e pensavo fosse finita”. Ma così non è stato. Da allora è passato un anno, un anno in cui la donna ha subito quasi quotidianamente le aggressioni verbali dell’uomo. “Era evidente che fosse un soggetto particolare e a disagio. Andavo avanti nella speranza che prima o poi la smettesse”. Ma così non è stato, anzi. Lo scorso 8 agosto l’uomo, a bordo della linea 1D guidata dalla Padelli, torna ad offenderla e minacciarla. Prova a difenderla un controllore, ma a quel punto l’aggressore alza la mano e prova a colpire l’autista con un pugno, parzialmente deviato dal collega. Interviene la polizia municipale e Laura viene sostituita alla guida. Da allora l’uomo sale su varie linee della Tiemme, cercandola e comunicando ai colleghi autisti che con lei non ha ancora finito. Un incubo. La 43enne decide così di denunciarlo, con il pieno sostegno dell’azienda Tiemme e del sindacato Filt e dell’intera Cgil.Le interviste a Stefania Lombardi, delegata Filp Cgil, e Alessandro Mugnai, presidente provinciale Cgil Arezzo.Servizio di Beatrice Bertozzi. Riprese di Riccardo Ciccarelli. TSD Notizie del 23 settembre 2013.
