Cultura & Società

“Storie rimaste in fondo la mare”, a Firenze storie dal Mediterraneo

Giovedì 23 maggio, dalle 19, al cinema-teatro “La Compagnia” di Firenze, una serata per riflettere sull’attualità del fenomeno migratorio, attraverso le voci e le storie di chi ha perso tutto per raggiungere il nostro Paese, in fuga da guerra e persecuzioni

Sarà una serata per riflettere su quanto continua ad accadere ogni giorno nel Mediterraneo e ascoltare le testimonianze di chi è stato costretto a rischiare la vita in mare, per raggiungere l’Italia e l’Europa, in fuga da guerre, persecuzioni e fame. Per comprendere l’importanza, oggi più che mai, di difendere e tutelare i diritti umani fondamentali di donne, bambini e uomini, a cui spesso vengono negati.

È l’incontro “Storie rimaste in fondo al mare”, in programma giovedì 23 maggio dalle 19, presso il cinema-teatro “La Compagnia” a Firenze (in via Cavour 50/R). Evento promosso da Oxfam Italia e The Factory Prd, con il patrocinio del Comune di Firenze e in collaborazione con il progetto SAI di San Cascina in Val di Pesa e lemolte realtà che operano nel settore dell’accoglienzasul territorio.

Ad aprire la serata, ad ingresso libero, “Human Library”, a cura di LiMo – Linguaggi in Movimento e Florence Must Act, in collaborazione con il progetto SAI di San Casciano in Val di Pesa: uno spazio libero di incontro e di ascolto di “libri viventi” che condivideranno le loro storie di vita in Italia, storie di amicizia, di nostalgia, di coraggio, di resilienza.

A seguire, alle 21, si terrà la proiezione di “Apnea”: la pellicola firmata dai registi Stefano Poggioni, Claudia Cataldi ed Elena Poggioni, che saranno presenti alla serata.

Un racconto struggente e assieme pieno di speranza, attraverso i percorsi di vita e le esperienze di un viaggio difficilissimo, che 14 ragazze e ragazzi, (alcuni ospitati di progetti SAI della provincia fiorentina) hanno deciso di raccontare per offrire una testimonianza autentica, personale e collettiva di tutti i rischi che devono affrontare coloro che decidono di intraprendere una vera e propria odissea verso il nostro Paese.

Ospiti della proiezione saranno il giornalista e Presidente di Sheep Italia Saverio Tommasi, il direttore generale di Oxfam Italia Roberto Barbieri e l’assessora della Regione Toscana alla protezione civile Monia Monni.

A partire dalle 19.00 sarà inoltre offerto un aperitivo, presso il bar della sala cinematografica.

“Teniamo molto a questa serata, che offrirà l’occasione al pubblico fiorentino di riflettere sull’attualità del fenomeno migratorio senza filtri, da una prospettiva che troppo spesso avvertiamo come lontana da noi. – ha detto Roberto Barbieri, direttore generale di Oxfam Italia – Offrendo assieme spunti di confronto per comprendere quanto una certa comunicazione su crisi umanitarie, come quella nel Mediterraneo, influisca sul dibattito pubblico. A fronte delle continue morti in mare purtroppo continuiamo ad assistere ad un continuo attacco volto a criminalizzare i migranti e screditare le organizzazioni che svolgono soccorso in mare e accoglienza nel nostro Paese. Basti pensare a quanto sta facendo il Governo, che anziché richiedere una missione di soccorso coordinata dall’Europa per salvare il maggior numero possibile di vite, continua a ostacolare le attività delle ONG che operano in mare, imponendo l’assegnazione di porti distanti dalle zone dei naufragi e fermi amministrativi”.

“A proposito di migrazioni forzate – aggiunge l’assessora Monni – i media nella maggior parte dei casi non toccano il cuore della questione, che è costituito da tutte quelle persone che abbandonano la loro terra, senza un bagaglio se non di speranza, in un viaggio in cui le uniche sicurezze sono relative a ciò che viene lasciato alle spalle: conflitti, violenza, povertà, fame, disastri ambientali. Tutti scenari senza domani. Ecco allora l’importanza di sostenere occasioni come questa, in cui sarà possibile ascoltare in modo diretto storie ed esperienze concrete e riflettere collettivamente su nuovi strumenti per comprendere e accogliere affinché le nostre comunità mettano in pratica ogni giorno di più il valore fondante della solidarietà”.