Italia

Subappalti e lavoro nero le cause dei troppi incidenti

di Simone Pitossi

La sequenza di infortuni e di incidenti mortali sul lavoro che continua a colpire la Toscana del lavoro «ci interroga drammaticamente e chiede un’assunzione di responsabilità da parte del sistema delle imprese». A lanciare l’appello è il segretario generale della Cisl toscana, Maurizio Petriccioli, dopo l’ultimo incidente mortale in un cantiere a Grosseto. Vittima ancora una volta un lavoratore edile, ancora una volta giovane, ancora una volta di una ditta in subappalto. «Tutto ciò – continua – ci interroga sulla qualità del nostro sviluppo, su un mercato del lavoro portato all’estremo, sulla precarizzazione e frammentazione del lavoro, sui ritmi esasperati. Ci interroga sul valore che attribuiamo alla vita delle persone e alla dignità del loro lavoro». Le statistiche Inail indicano una tendenza negli ultimi anni alla diminuzione degli infortuni. «Ma basta confrontare i numeri assoluti con le ore lavorate, calate decisamente durante la crisi dell’ultimo quadriennio, – spiega Petriccioli – per scoprire che gli infortuni sono in realtà aumentati. A questo vanno aggiunti gli incidenti non denunciati, perché riguardano lavoratori al nero, e quelli “camuffati” da malattia. E poi c’è purtroppo la lunga serie di morti, quando anche uno solo sarebbe inaccettabile. Per questo dobbiamo ritrovare coesione anche sul terreno della legalità, che è diminuita. Se ci sono oltre 150 mila lavoratori a nero stimati, se i controlli, quando vengono fatti, scoprono violazioni a raffica, vuol dire che c’è un problema di legalità». Per questo la Cisl ha fatto pressione sulla Regione perché si arrivasse a una legge regionale sugli appalti che la scorsa settimana è stata varata dalla Giunta e passata al Consiglio per l’approvazione definitiva. «C’è voluto troppo tempo per averla – spiega il segretario generale – ma la legge regionale sugli appalti è un primo passo per porre un limite ai tanti incidenti sul lavoro che si verificano anche in Toscana. Ora occorre renderla operativa rapidamente».

Petriccioli ricorda come i sindacati toscani si siano impegnati, da anni, per ottenere questa legge, con iniziative, scioperi e manifestazioni. «Il tempo impiegato dalla giunta per vararla – dice – è stato eccessivo. Chiediamo che almeno ora ci si impegni per renderla rapidamente operante, con il passaggio in Consiglio Regionale e con la predisposizione dei regolamenti e dei capitolati tipo. Finalmente abbiamo uno strumento che può aiutare i lavoratori ed i sindacati a sentirsi meno soli nella battaglia quotidiana con i problemi della sicurezza sul lavoro».

La legge stabilirà regole su appalti, subappalti e affidamenti sia nei settori pubblici che privati, evitando il criterio del massimo ribasso, prevedendo il rispetto delle leggi e dei contratti di lavoro, introducendo un sistema di revoca dell’affidamento in caso di mancato rispetto delle norme, verificando periodicamente con sanzioni adeguate.

Il segretario della Cisl indica poi il nuovo obiettivo: «Dopo questo importante risultato raggiunto, la tragica e ininterrotta serie di infortuni e di morti sul lavoro chiama in maniera ancora più evidente il sistema delle imprese ad una assunzione di responsabilità vera». E le questioni sul tappeto sono due. «Il primo problema – continua – che deve essere affrontato è quello dell’organizzazione del lavoro. Non a caso sempre più spesso gli incidenti riguardano ditte in subappalto. Il sindacato si farà carico di chiedere a tutte le associazioni di categoria datoriali un incontro per trovare una soluzione ad una precarietà ed a dei ritmi di lavoro che mettono a repentaglio la vita delle persone, bene supremo che nessuna ragione economica può far passare in secondo piano. Niente vale più della vita di un uomo». In secondo luogo la formazione. Perché le imprese, secondo Petriccioli, «devono capire che investire nella formazione dei propri operai significa, in molti casi, salvarne la vita». Non solo. È necessario impegnarsi «per una nuova cultura del lavoro che faccia della sicurezza un elemento centrale e indispensabile del processo produttivo». «In Toscana – spiega il segretario della Cisl – quello della sicurezza sul lavoro non è un problema, ma è diventato “il” problema, perché non c’è niente di più importante della vita umana, che i lavoratori continuano a mettere in gioco ogni giorno, in un’escalation di lutti che sembra il bilancio di una guerra. La sicurezza – conclude Petriccioli – non può essere un costo, né un lusso, ma deve essere considerata da ogni azienda un investimento necessario, al pari di quello per le materie prime».

Festa al Quirinale dedicata alle vittimeQuest’anno alla tradizionale cerimonia del 1° maggio, per la consegna delle «Stelle al lavoro», al Quirinale il presidente Napolitano ha invitato alcuni familiari delle vittime di incidenti sul lavoro, per confermare l’attenzione con cui segue questo tragico calvario di morti. Napolitano, che ha espresso «commozione e sdegno dinanzi a questo tragico susseguirsi quasi quotidiano di incidenti mortali sul lavoro» ha fatto anche appello «al Parlamento, maggioranza e opposizione affinchè si discuta liberamente, ma rapidamente, il ddl del governo, tenendo anche conto del fatto che subito dopo l’approvazione della legge bisognerà mettersi subito al lavoro per varare i decreti attuativi». Già 26 i morti nella nostra regioneSecondo fonti sindacali, con la morte di Fabrizio Pieretto, avvenuta lo scorso 18 aprile per il ribaltamento della ruspa su cui lavorava, in un cantiere edile a Grosseto, sarebbero già 26 le vittime sul lavoro in Toscana dall’inizio dell’anno. In Italia, secondo dati di pochi giorni fa, quest’anno sono già 304 i morti sul lavoro, 304.260 gli infortuni e 7.606 i nuovi invalidi.E «L’Osservatore» tiene il conto«Quotidiani, angoscianti tributi di sangue», titolava domenica scorsa con evidenza l’«Osservatore Romano». E assieme alla cronaca degli ultimi tre decessi, il «conto» delle vittime che il quotidiano della Santa Sede aggiorna di volta in volta: a domenica erano già «115 i morti sul lavoro dal 1° novembre 2006 (dato calcolato sulla base delle notizie riportate dalle agenzie di stampa)». In questi giorni molti quotidiani hanno dato spazio al problema, ma l’«Osservatore» è l’unico che con costanza e ormai da anni, tiene aggiornata questa triste contabilità, dando sempre spazio alle notizie di incidenti sul lavoro. La Toscana pensa ad una legge sugli appaltiLa proposta di legge su «Norme in materia di contratti pubblici e relative disposizioni sulla sicurezza e regolarità del lavoro» riguarda tutti i contratti pubblici che hanno per oggetto lavori, forniture e servizi e si applicherà alla Regione con i suoi enti e agenzie, agli enti locali (e ai loro consorzi, unioni, associazioni), al sistema sanitario toscano, alle aziende pubbliche per i servizi alla persona. Tra le varie norme contenute in una legge articolata in 74 articoli c’è anche la previsione di un prezzario regionale, che servirà come base di riferimento per l’elaborazione dei capitolati. Ai fini dell’aggiudicazione si provvederà alla valutazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa, includendo anche elementi quali le misure aggiuntive o migliorative per la sicurezza e la salute dei lavoratori. L’aggiudicazione definitiva e i successivi pagamenti avverranno, tra l’altro, solo dopo aver verificato la regolarità contributiva e assicurativa dell’impresa. Tra le cause di risoluzione del contratto sono inoltre previste gravi violazioni negli obblighi retributivi, assicurativi e previdenziali, oltre che il mancato rispetto dei piani di sicurezza e l’impiego di personale non risultante dalla documentazione. Numerosi i vincoli e i controlli previsti dal subappalto, per il quale in ogni caso è esclusa la possibilità di riduzione degli oneri della sicurezza. La legge prevede anche l’inserimento di specifiche clausole ambientali nei bandi di gara e nei capitolati, in relazione per esempio alla minore produzione di rifiuti o all’utilizzo di materiali recuperati e riciclati. Si prevede inoltre l’istituzione di un Osservatorio regionale sui contratti pubblici, che lavorerà, tra l’altro, alla massima trasparenza dei procedimenti di gara. La legge è stata varata dalla Giunta regionale lunedì 16 aprile ed ora passa al Consiglio regionale per l’approvazione definitiva.