Toscana

SUDAN, DOPO ATTACCO A OMDURMAN, ALTRE CONDANNE A MORTE, 400 GIOVANI SCARCERATI

Altri ribelli arrestati dopo l’offensiva armata condotta il 10 maggio dal Movimento per la giustizia e l’uguaglianza (Jem) contro Omdurman, la città “vecchia” adagiata sul Nilo di fronte Khartoum, sarebbero stati condannati oggi a morte da un tribunale sudanese; diffusa dai media internazionali con versioni in parte discordanti, la notizia arriva pochi giorni dopo la liberazione di circa 400 giovani accusati di aver partecipato all’attacco di maggio. Le condanne a morte – riferisce la televisione satellitare araba “Al Jazira” – riguardano 10 persone e seguirebbero sentenze analoghe emesse due giorni fa nei confronti di otto o forse 12 militanti. Dell’offensiva contro Omdurman il presidente sudanese Omar Hassan el Beshir era tornato a parlare di recente, durante una visita di alcuni giorni in Darfur. Ai minori arrestati che hanno partecipato all’attacco – aveva affermato il capo di stato – “sarà garantito dal governo un sostegno educativo e sanitario, perché sono tutti figli del Sudan”. Il decreto presidenziale con il quale era stata disposta la liberazione dei presunti ribelli è stato valutato da osservatori e dirigenti politici come un segno di distensione verso il Jem, la principale sigla ribelle del Darfur; secondo fonti giornalistiche, buona parte dei giovani beneficiati dal provvedimento ha meno di 15 anni. Nell’attacco a Omdurman, una delle operazioni più clamorose condotte dai ribelli dopo l’inizio del conflitto in Darfur nel 2003, sarebbero morte centinaia di persone.Misna