Toscana

SUDAN: MIGLIAIA DI PERSONE IN FUGA DOPO GLI SCONTRI A DAMAZIN

È stato proclamato lo stato d’emergenza nella regione sudanese del Nilo azzurro, al confine con il Sud Sudan. “Tra il primo e il due settembre scorsi – riporta Aiuto alla Chiesa che soffre (Acs) – milizie del Sudan People’s Liberation Movement (Splm), fedeli al governatore Malik Agar, e truppe regolari dell’esercito si sono scontrate nella città di Damazin. Sono seguiti attacchi armati, anche a edifici governativi, nei quali 17 persone hanno perso la vita”. Le violenze hanno alimentato un clima di grande tensione, con migliaia di persone in fuga, per le quali il vescovo ausiliare di Karthoum, mons. Daniel Adwok, ha messo a punto un piano d’accoglienza nella parrocchia di Singa. Grazie anche a 15 mila euro stanziati da Acs “la parrocchia di Singa – ha dichiarato il presule ad Acs – potrà assistere le vittime dei conflitti di Damazin, fornendo loro cibo, coperte e il denaro necessario per trasferirsi a Karthoum, Renk o El Obeid. Questa gente ha dovuto abbandonare velocemente la città senza poter portare nulla con sé”. Secondo quanto riportato dall’organizzazione di Diritti umani per il Sudan, con base al Cairo, circa 10 mila persone vivono in condizioni precarie fuori dalla città. “Molti anziani incapaci di affrontare il duro viaggio fino a Singa – racconta il vescovo – si sono fermati 10 chilometri dalla città, mentre altri hanno proseguito fino a Arun, Wad El Nail o Abu Naama”. (Sir)