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TAILANDIA-CAMBOGIA: DOPO ULTIMATUM, SI RITIRANO TRUPPE TAILANDESI

Le truppe tailandesi si sono ritirate dal territorio conteso con la Cambogia nelle vicinanze del tempio di Preah Vihear: lo ha reso noto un generale dell’esercito tailandese precisando che il contingente di 80 soldati, avvicinatosi troppo al tempio, ha fatto rientro al loro campo a un chilometro di distanza. Mentre ieri si svolgeva un breve incontro tra i ministri degli esteri dei due paesi a Phnom Pehn, il primo ministro cambogiano Hun Sen aveva intimato a Bangkok di ritirare i suoi uomini entro mezzogiorno (ora locale): “a qualunque costo non permetteremo alle truppe tailandesi di invadere quest’area. Questo deve essere chiaro” aveva detto durante una conferenza, lasciando intendere un possibile risvolto violento alla crisi. Da parte sua il primo ministro tailandese Somchai Wongswat aveva detto la stessa mattina di non avere nulla da obiettare su un “riposizionamento” dei soldati – in un territorio di confine che da decenni aspetta di essere demarcato – e aveva chiesto all’esercito di “fare attenzione affinchè la situazione non degeneri”. La contesa territoriale si è riaccesa a luglio dopo che le rovine del tempio induista di Preah Vihear, attribuite alla Cambogia dalla Corte internazionale dell’Aja nel 1962, sono state inserite nella lista dell’Unesco dei siti ‘patrimonio dell’umanità’; il confronto ha preso subito i toni di rivalsa nazionale dall’una e altro lato della frontiera. Dopo l’incontro di ieri tra i due capi della diplomazia, il ministero cambogiano degli esteri ha diffuso una nota con un programma d’incontri per la soluzione del contenzioso: le parti avrebbero deciso di incontrasi nuovamente tra il 21 e il 24 ottobre nella città cambogiana di Siem Reap e successivamente in Tailandia tra il 19 e 20 novembre; nel frattempo, tra il 3 e 7 novembre, è stato fissata una riunione della Commissione frontaliera congiunta (Jbc) con rappresentanze dei due paesi per lavorare sulla definizione del confine.Misna