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TANGENTI FINMECCANICA: COMUNIONE E LIBERAZIONE, IL MOVIMENTO «NON C’ENTRA»

«Da alcuni mesi il nome di Comunione e liberazione è costantemente associato sui mass media a vicende politico-giudiziarie di suoi appartenenti o di persone che hanno rapporti con alcuni di essi, in una continua identificazione del movimento nel suo insieme con le responsabilità di singoli e, viceversa, con l’attribuzione di responsabilità individuali – nel bene e nel male, di qualunque natura esse siano, essendo ancora da dimostrare se sono stati commessi reati – a Cl in quanto tale». È quanto si legge in una nota diffusa oggi da Comunione e liberazione (http://it.clonline.org/), con riferimento alla «campagna diffamatoria da parte dei media» che ha coinvolto il movimento in quest’ultimo periodo. «Finora le nostre precisazioni al riguardo sembrano essere state inutili, comprese quelle rese da don Carrón in una recente intervista» e «leggiamo sui giornali l’incredibile accusa di tangenti Finmeccanica a Cl, quale emergerebbe dalle dichiarazioni di un ex dirigente dell’azienda, che lo avrebbe appreso da fonti non meglio precisate». «Cl non c’entra nulla – sottolinea il comunicato -, ma i titoli, i sottotitoli e gli articoli sono pieni di riferimenti diretti al movimento, salvo precisare che ‘i pm verificano le dichiarazioni’. Intanto l’infamante accusa è stata lanciata. Quali saranno le conseguenze sull’opinione pubblica?». «Torna alla mente un altro momento della vita di Cl, il 1976: allora l’accusa – rivelatasi dopo tre anni assolutamente infondata – di finanziamenti della Cia a Comunione e liberazione scatenò una campagna diffamatoria sui principali organi di informazione – prosegue la nota -, alimentando un clima di sospetto veramente allarmante, che giunse fino al dileggio e all’ostilità negli ambienti di vita e di lavoro verso persone colpevoli solo di portare il nome di ‘ciellini’ e causò violenze nei confronti di persone e sedi del movimento in tutta Italia». A questo punto, conclude il comunicato, «ci domandiamo: come impedire il linciaggio mediatico? E come assicurare il rispetto delle procedure e delle garanzie giuridiche? Il peso di menzogne contro un’esperienza che tanti – anche autorevolmente – riconoscono come ‘una risorsa per il nostro Paese’ sta assumendo il volto di un calvario che sinceramente pensiamo di non meritare. In ogni caso, è stato dato mandato ai legali di tutelare l’onorabilità di Comunione e liberazione». (Sir)