Toscana
Toscana: entro estate 16 Comuni al voto per fusione
Così, dal prossimo anno, nella regione potrebbero estinguersi dagli 11 ai 21 Comuni. «La Regione incentiva le fusioni, che aiutano a risparmiare nella gestione dei servizi», ricorda l’assessore ai rapporti con gli enti locali Vittorio Bugli, che ha partecipato alla conferenza stampa che si è svolta stamani nella sede dell’Anci Toscana a Firenze. Il Consiglio regionale ha di recente aumentato gli incentivi previsti due anni fa dalla legge di riforma delle autonomie locali. Ogni Comune che si fonde può contare oggi su 250 mila euro l’anno di maggiori contributi regionali, fino ad un massimo di un milione di euro per fusione: per cinque anni. A questi si aggiungono i finanziamenti dello Stato, che variano a seconda della popolazione ma sono comunque il 20% dei trasferimenti erariali che gli stessi Comuni potevano vantare nel 2010. Ma soprattutto i Comuni fusi saranno esenti per tre anni dal patto di stabilità.
«Tutto questo dà una svolta agli investimenti di queste amministrazioni – aggiunge Bugli -. E’ la dimostrazione di come in Toscana, zitti zitti e al di là dei tanti discorsi che si fanno altrove, le riforme istituzionali si sono fatte e si stiano facendo davvero: sostenute dalla Regione ma principalmente con questa spinta dal basso, partite dalla gente e più spesso dai consigli comunali, appoggiate da maggioranza e opposizione. Spero – conclude Bugli – che tutte le fusioni in corso si concludano positivamente: anche quella degli otto comuni dell’Elba, la più delicata».