Toscana

TOSCANA: ROSSI, TAGLIO COSTI POLITICA PREMESSA PER CHIEDERE SACRIFICI

(ASCA) – Riforme istituzionali, integrazione fra sociale e sanitario, costi della politica. Tre aspetti per ”riorganizzare la macchina pubblica in Toscana” sottolineati questa mattina a Firenze dal presidente Enrico Rossi nel suo doppio intervento alla manifestazione di Cisl Toscana che si è svolta con la presenza del segretario nazionale Funzione Pubblica Giovanni Faverin, conclusa dal segretario regionale Riccardo Cerza e con l’intervento di Andrea Morandi, segretario regionale della Funzione Pubblica. ”Abbiamo approvato le Unioni dei Comuni, siamo disponibili a nuovi incontri per integrare le funzioni sanitarie con quelle sociali – ha commentato Rossi – e andiamo avanti con i tagli ai costi della politica consapevoli che questa è la premessa per mantenere una credibilità che poi ci consentirà di chiedere sacrifici anche ai lavoratori”. Enrico Rossi, facendo comunque presente che i compensi dei consiglieri e degli assessori toscani sono già inferiori a quanto accade nelle altre Regioni, ha convenuto sulla importanza di una ”maggiore sobrietà”, ha definito ”insostenibile” il sistema dei vitalizi che il Consiglio toscano ha già stabilito di modificare, ha fatto presente le riduzioni decise nel numero dei consiglieri (da 54 a 40) e degli assessori (da 10 a 8). Rispondendo a sollecitazioni dell’esponente nazionale Cisl sulla necessità di riorganizzare un sistema pubblico troppo spesso ”autoreferenziale”, il presidente Rossi ha fatto presente come il lavoro di revisione della spesa di Regione Toscana stia iniziando a dare risultati concreti. ”Mi affido molto – ha precisato – alla spending review che però non va affidata ai dirigenti della Regione ma a ragazzi esterni svegli che hanno ancora il coraggio di meravigliarsi e scandalizzarsi”.