Toscana

TOSCANA: UNIONCAMERE, NEL TERZO TRIMESTRO IL VALORE DELL’EXPORT CRESCIUTO DEL 17,3%

(ASCA) – L’export toscano nel terzo trimestre 2011 evidenza un aumento del 17,3% del valore delle esportazioni regionali su base annua e arriva quasi a duplicare il corrispondente dato nazionale (+9,6%). L’entità della crescita, tuttavia, riflette in buona misura fattori legati all’andamento dei prezzi (incremento del valore delle transazioni in oro e conseguente impennata del prezzo dei metalli preziosi), senza i quali il dato rimane comunque su valori positivi, ma notevolmente ridimensionati (+8,7%). Questi i dati contenuti nella nota trimestrale elaborata dall’Ufficio Studi di Unioncamere Toscana. Sotto il profilo merceologico, le transazioni in oro accentuano notevolmente la dinamica della categoria dei beni intermedi (+26,3%) che, al netto di tale componente, accuserebbero una leggera riduzione. Per quanto riguarda i beni di consumo, tornano in terreno positivo quelli durevoli (+0,7%) dopo la contrazione osservata nel secondo trimestre dell’anno (-4,8%), grazie soprattutto al contributo dell’elettronica di consumo e dell’ottica (+33,7%): buona la performance (+13,9%) dei beni di consumo non durevoli, dove si segnalano gli andamenti ancora vivaci delle produzioni del sistema moda (+19,6% per concia e pelletteria, +12,5% per gli articoli di abbigliamento, +10,6% per le calzature). In ripresa anche i beni strumentali (+15,4%), grazie all’apporto dei macchinari industriali (+27,4%). Rispetto a mercati ed aree di sbocco, la Toscana registra sui mercati extra-europei una performance nettamente migliore rispetto a quella riferita al mercato comunitario, pur in miglioramento rispetto al trimestre precedente (rispettivamente +23,2% e +11,3%). ”Il 2012 – mette in guardia il presidente di Unioncamere Pierfrancesco Pacini – si prospetta come un nuovo anno di recessione per l’economia regionale e nazionale: appare essenziale in questo contesto una forte azione di sostegno alla competitivita’ delle imprese toscane che operano sui mercati esteri”.