Toscana

Una carta per la cittadinanza e l’integrazione

Una «Carta dei valori della cittadinanza e dell’integrazione»: è questa la proposta del Ministro dell’Interno Amato per il dialogo con le comunità religiose di stranieri presenti sul nostro territorio. Il documento, elaborato da un apposito comitato scientifico con l’apporto di esponenti di diverse religioni, si presenta come una dichiarazione di principi e di valori, «frutto dell’impegno di generazioni di uomini e di donne di diversi orientamenti, laici e religiosi» e «scritti nella Costituzione democratica del 1947». Vediamone una sintesi.

Dignità della persona, diritti e doveri. L’Italia è impegnata perché ogni persona sul suo territorio possa usufruire dei diritti fondamentali, senza distinzione di sesso, etnia, religione, condizione sociali. Al tempo stesso ogni persona che vive in Italia deve rispettare i valori su cui poggia la società, i diritti degli altri, i doveri di solidarietà richiesti dalle leggi. I diritti di libertà, e i diritti sociali, devono estendersi a tutti gli immigrati. L’uomo e la donna hanno pari dignità e fruiscono degli stessi diritti dentro e fuori la famiglia. Per ottenere la cittadinanza italiana occorre conoscere la lingua italiana e gli elementi essenziali della storia e della cultura nazionali, e condividere i principi che regolano la nostra società.

Diritti sociali. Lavoro e salute. L’immigrato ha diritto ad un compenso adeguato per il lavoro svolto. Chiunque sia oggetto di molestie, discriminazioni o sfruttamento deve vedere rispettati i propri diritti ed adempiere alle proprie mansioni nel rispetto della dignità umana. Gli immigrati hanno diritto di essere curati nelle strutture pubbliche nel rispetto della volontà della persona, della sua dignità, e tenendo conto della sensibilità di ciascuno. E’ punita ogni mutilazione del corpo non dovuta ad esigenze mediche.

Diritti sociali. Scuola, istruzione, formazione. Bambini e ragazzi hanno il diritto e il dovere di frequentare la scuola dell’obbligo. È dovere di ogni genitore sostenere i figli negli studi dalla scuola primaria fino a 16 anni. L’insegnamento è diretto alla formazione della persona e promuove la conoscenza dei diritti fondamentali e l’educazione alla legalità, le relazioni amichevoli tra gli uomini, il rispetto e la benevolenza verso ogni forma di vita esistente, anche per favorire la condivisione degli stessi valori. E’ garantito il diritto di enti e privati di istituire scuole e corsi scolastici, purché non discriminino gli alunni per motivi etnici o confessionali, e assicurino un insegnamento in armonia con i principi generali dell’istruzione e i diritti umani.

Famiglia. Nuove generazioni. Il matrimonio è fondato sulla eguaglianza di diritti e responsabilità tra marito e moglie, ed è per questo a struttura monogamica. La poligamia è proibita. È proibita ogni forma di coercizione e di violenza dentro e fuori la famiglia ed è tutelata la dignità della donna in tutte le sue manifestazioni. La libertà matrimoniale comporta il divieto di coercizioni e matrimoni forzati, o tra bambini.

Laicità e libertà religiosa. L’Italia è un Paese laico fondato sul riconoscimento della piena libertà religiosa individuale e collettiva.I principi di libertà e i diritti della persona non possono essere violati nel nome di alcuna religione. L’Italia rispetta i simboli, e i segni, di tutte le religioni. Nessuno può ritenersi offeso dai segni e dai simboli di religioni diverse dalla sua. In Italia non si pongono restrizioni all’abbigliamento della persona, purché liberamente scelto, e non lesivo della dignità. Non sono accettabili forme di vestiario che coprono il volto perché ciò impedisce il riconoscimento della persona e la ostacola nell’entrare in rapporto con gli altri.

L’impegno internazionale dell’Italia. L’Italia svolge nel mondo una politica di pace e di rispetto di tutti i popoli, per promuovere la convivenza tra le nazioni, per sconfiggere la guerra e il terrorismo. L’Italia agisce a livello internazionale per promuovere ovunque il rispetto della dignità e dei diritti umani, e per favorire l’affermazione della democrazia politica, come forma di Stato che consente la partecipazione al governo della cosa pubblica e il rispetto crescente dei diritti della persona.

Simone Consani e Marco Noci anolf.toscana@cisl.it