Italia

UNITALSI TOSCANA, ASSEMBLEA REGIONALE A SAN DONNINO

Lasciata alle spalle la fase «elettorale», che ha visto il rinnovo di gran parte dei consigli di sottosezione oltre a quello di sezione, la stagione dei pellegrinaggi è ormai alle porte. Per condividere il cammino ma anche per conoscersi meglio, quindi, quello in programma questo sabato, 5 marzo, allo «Spazio Reale» di San Donnino (Campi Bisenzio), è un appuntamento su cui Unitalsi Toscana punta davvero tanto. Come già anticipato nei precedenti incontri, infatti, il neo eletto consiglio regionale ha deciso di allargare a tutti i membri dei consigli di sottosezione la partecipazione alla prima assemblea di sezione che prenderà il via alle 9,30. «Sono convinto – ha spiegato il presidente Roberto Torelli, illustrando il programma della giornata – che se riusciremo a costruire un sincero rapporto personale, il nostro impegno sarà più semplice e naturale: è dalla conoscenza che nasce la condivisione». Non a caso, quello pensato per l’assemblea regionale è un programma che dà spazio alla preghiera ma soprattutto al confronto e, appunto, alla condivisione: dopo le Lodi del mattino, recitate alle 10, spazio agli interventi dell’assistente regionale dell’associazione, monsignor Vasco Bertelli, e dello stesso RobertoTorelli, a cui seguiranno le parole dei consiglieri regionali, anche loro freschi di nomina. Dopo pranzo, incontro tecnico con segretari e tesorieri e, in contemporanea, spunti di riflessione in vista dei pellegrinaggi. Un appuntamento, insomma, che vuole gettare le basi per l’attività programmata nel corso dell’anno (che arriva due settimane dopo il consueto incontro di tutti i consigli di sezione che si è svolto dal 18 al 20 febbraio a Loreto) e che ha preso ufficialmente il via in occasione della XIX «Giornata mondiale del malato», memoria liturgica della Beata Vergine Maria di Lourdes, celebrata il 20 febbraio nella basilica di San Lorenzo a Firenze. Una giornata che a livello diocesano ha coinvolto le più importanti associazioni di volontariato e gli operatori sanitari e alla quale l’Unitalsi ha contribuito in modo rilevante, così come in passato, sia nell’organizzazione ma grazie anche alla presenza di tantissimi volontari che hanno voluto rinnovare in questo modo la loro «promessa»: il servizio ai fratelli disabili – anche loro numerosi – e a chi è costretto a vivere nella sofferenza. (Pier Francesco Nesti)