Toscana

UNIVERSITA’: CAPO CONFERENZA RETTORI SOSPESO DA CARICA RETTORE SIENA

Sospensione per due mesi dall’incarico di rettore dell’Università di Siena per le accuse di abuso d’ufficio aggravato e falso ideologico. La misura cautelare, firmata dal gip di Siena, è stata notificata ieri a Piero Tosi, alla guida dell’ateneo senese dal ’94, in scadenza, dopo proroga, proprio fra due mesi, ad aprile quando terminerà anche il suo incarico di presidente della Crui, la Conferenza dei rettori dell’Università italiane, veste che lo ha visto più volte contrapposto al ministro Letizia Moratti.

A rendere pubblica l’interdizione disposta dalla magistratura é la stessa Università di Siena, con un comunicato in cui Tosi, 66 anni da compiere, ordinario di anatomia patologica, spiega e critica l’ordinanza del gip, disposta per le esigenze cautelari del pericolo di reiterazione del reato e di inquinamento delle prove. Quattro gli episodi contestati, risalenti al periodo 2002-2004, sui sei per i quali indaga il procuratore della repubblica di Siena Nino Calabrese, che a Tosi contesta anche la tentata concussione.

Tosi spiega di aver appreso, agli inizi di gennaio, “dell’esistenza di una serie di indagini risalenti ad alcuni anni fa su fatti amministrativi ritenuti illeciti. A distanza di un mese e nonostante che si tratti di un fascicolo che risale al 2003, il procuratore della repubblica ha chiesto la mia sospensione cautelare e il gip ha ritenuto di accoglierla”. Fatti che, così li elenca lo stesso rettore, “riguardano principalmente la scelta delle opzioni per l’attività libero-professionale da parte dei sanitari all’epoca dell’entrata in vigore della legge Bindi; in particolare il conferimento delle responsabilità dei Dipartimenti ad attività integrata (Dai) dell’Azienda ospedaliera alla fine del 2002; le modalità di indizione di due concorsi; la stipula da parte dell’Università di un contratto di consulenza”.

Le presunte irregolarità su questi fatti, spiega ancora Tosi, “vengono messe in relazione ipotizzando un generale disegno con un presunto interesse personale relativo a un concorso per ricercatore al quale ha partecipato mio figlio”, medico oculista. Il rettore dice di aver fornito “immediatamente tutti i più ampi chiarimenti documentali e verbali sul fatto che nessuna irregolarità penale sia mai stata commessa” e di aver preso posizione “su tutto quanto mi è stato chiesto”. Nonostante ciò il gip ha emesso il provvedimento di sospensione “che ritengo del tutto infondato oltre che manifestamente sproporzionato e che verrà ovviamente subito impugnato. Vorrei evidenziare – aggiunge – la singolarità di indagini iniziate vari anni fa anche con sequestro di atti, che però soltanto all’inizio di gennaio di quest’anno sono giunte a configurare una sorta di disegno di rilevanza penale. Lascio a tutti voi giudicare”.

Il presidente della Crui è convinto che si sia “voluto colpire la mia persona e l’Università di Siena nonché l’autonomia universitaria giacché alcuni degli atti che mi si addebitano sono riferibili al rispetto dello stato giuridico degli universitari. “Ho dedicato 12 anni della mia vita a questa Università e gli ultimi tre alla difesa delle Università italiane. Sono sereno con la mia coscienza e orgoglioso di avere condotto le battaglie per la salvaguardia delle Università italiane”.

Fiducia, stima e solidarietà a Tosi sono state espresse dal comitato di presidenza della Crui ricordando “l’alto profilo morale e la visione elevata e responsabile dei problemi universitari” del suo presidente. Il senato accademico dell’Università di Siena ha approvato all’unanimità un documento in cui esprime “fiducia nella probità” del rettore, documento approvato all’unanimità dall’assemblea dei docenti, degli studenti e del personale amministrativo. Nello stesso documento si esprime anche fiducia nell’operato della magistratura, manifestando però “la propria forte preoccupazione per l’enorme danno che da tutto ciò consegue all’istituzione universitaria”. (Fonte: ANSA).