Toscana

Vacanze d’estate: quasi 500mila toscani in partenza, ma vince il turismo esperienziale

Indagine di Coldiretti. Primi bollini rossi sulla rete autostradale dopo una settimana di caldo rovente

Sono quasi mezzo milione i toscani che hanno scelto di partire per le vacanze nel mese di luglio, nonostante un lieve calo (-1%) rispetto allo scorso anno. È quanto emerge da un’indagine Coldiretti Toscana/Ixè, diffusa in occasione del primo weekend dell’estate segnato da bollini rossi sulla rete stradale e da partenze di massa dopo un’ondata di caldo rovente.

La durata media delle ferie si attesta a 9,7 giorni, in calo rispetto al passato. Per oltre un terzo dei toscani (34%) la pausa estiva durerà tra i 4 e i 7 giorni, mentre un altro 25% si fermerà per una o due settimane. Solo il 3% potrà permettersi vacanze superiori a un mese, mentre il 13% si limiterà a un weekend lungo.

Quanto alle destinazioni, il 26% dei vacanzieri resterà entro i confini regionali, mentre il 29% sceglierà mete internazionali, soprattutto in Europa. Il mare continua a essere la scelta prediletta, seguito da montagna, campagna e città d’arte.

Ma tra i nuovi trend in crescita spicca l’attenzione alla sostenibilità: un numero sempre maggiore di viaggiatori sceglie infatti vacanze a basso impatto ambientale e a contatto con la natura. Protagonista di questo cambiamento è l’agriturismo, che in Toscana vanta quasi 6 mila strutture, rendendola la prima regione italiana per accoglienza rurale. La capillare presenza sul territorio – con almeno un agriturismo nel 97% dei comuni – favorisce la scoperta di borghi e aree interne, spesso escluse dai grandi circuiti turistici.

Nel 2024, le presenze negli agriturismi toscani sono cresciute dell’1,9% (dato Irpet), spinte anche da una proposta sempre più ricca e variegata. A trainare il settore è il turismo esperienziale, che va oltre la semplice ospitalità per offrire attività coinvolgenti e autentiche: dall’enoturismo, al birraturismo, passando per l’oleoturismo e il turismo legato ai formaggi. Sempre più viaggiatori scelgono di partecipare a corsi di cucina, laboratori artigianali, attività di benessere all’aria aperta come yoga e pilates, o escursioni con i produttori locali per scoprire i segreti delle eccellenze agroalimentari.

Il turismo enogastronomico si conferma dunque una leva strategica per valorizzare i prodotti tipici e sostenere l’economia dei territori. In Toscana, un agriturismo su due produce prodotti a indicazione geografica e uno su tre è certificato biologico.

In aumento anche il fascino dei cammini rurali, percorsi da affrontare a piedi, in bicicletta o a cavallo, che propongono un modo lento, sostenibile e immersivo per esplorare la Toscana più autentica. Una forma di turismo che unisce natura, cultura e spiritualità, sempre più apprezzata da chi cerca una pausa rigenerante lontano dal caos.