Papa Francesco

Vaticano. Papa Francesco a Ufficio del Revisore Generale: evitare l’insidia della corruzione

Il testo preparato e consegnato ai membri dell’Ufficio del Revisore Generale, ricevuti oggi in udienza dal Santo Padre.

“Certamente quanti lavorano presso la Santa Sede e lo Stato della Città del Vaticano lo fanno con fedeltà e onestà, ma la lusinga della corruzione è così pericolosa che occorre ben vigilare”. È il monito del Papa, nel testo preparato e consegnato ai membri dell’Ufficio del Revisore Generale, ricevuti oggi in udienza. “So che dedicate molta attenzione a questo, con un lavoro i cui frutti sono gestiti al tempo stesso con fermezza e misericordiosa discrezione perché, ferma restando l’esigenza di un’assoluta trasparenza in ogni azione, gli scandali servono più a riempire le pagine dei giornali che a correggere in profondità i comportamenti”, assicura Francesco, invitando “ad aiutare i responsabili dell’amministrazione dei beni della Santa Sede a creare presidi che possano evitare, a monte, che l’insidia stessa della corruzione si concretizzi”. “So che alcuni di voi prestano servizio alla mensa della Caritas”, rivela poi il Papa: “È una bella cosa, e vi dico: fatelo con cuore aperto, con semplicità e gratuità, e trovate il tempo per parlare con queste persone e per ascoltare le loro storie. Spesso si incontrano persone che hanno bisogno di amicizia, ma che vengono lasciate sole. Tante volte un sorriso e una parola valgono anche più di un piatto di pasta”.

“È importante che a guidarvi sia sempre lo spirito della correzione fraterna, anche quando è necessario segnalare pratiche contabili e amministrative non conformi alle regole e situazioni da correggere”. Lo scrive il Papa, nel discorso preparato e consegnato durante per l’udienza concessa al personale dell’Ufficio del Revisore Generale. “Ricordiamo queste parole che accompagnano la correzione: amore e paternità, sempre, senza cedere alla tentazione di facili protagonismi”, la raccomandazione di Francesco, che ha indicato ai presenti tre requisiti necessari: l’indipendenza, l’attenzione alle pratiche internazionali e la professionalità, ricordando inoltre “l’importanza della collaborazione del vostro Ufficio con gli altri Dicasteri della Curia e in particolare con gli organismi economici, evitando competizioni che possono facilmente trasformarsi in rivalità, anche a livello personale”. Quanto alle pratiche internazionali, secondo il Papa “è importante promuovere l’applicazione delle migliori di esse, per favorire l’equità e per essere allineati con il resto della comunità internazionale, sempre che – ovviamente – le norme non siano in contraddizione con gli insegnamenti della Chiesa”. Per Francesco, infine, “è un vero e proprio obbligo morale essere aggiornati circa la continua evoluzione delle numerose e complesse norme che disciplinano la revisione”.