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Vescovi in Terra Santa, intervista a fra’ Brena

Il commissario di Terra Santa dei Frati Minori della Toscana: "Adesso educare le nostre parrocchie a una posizione evangelica: stare dalla parte di chi soffre, con il linguaggio della pace e della giustizia"

«Non ci siamo pentiti. Anzi, abbiamo ascoltato e imparato». Con queste parole fra’ Matteo Brena, commissario di Terra Santa dei Frati Minori della Toscana, racconta in un’intervista a Toscana Oggi di questa settimana l’esperienza intensa e imprevedibile del pellegrinaggio dei vescovi toscani in Terra Santa, iniziato il 9 giugno che si è concluso in Giordania domenica 15 dopo lo scoppio di nuove tensioni tra Israele e Iran.

L’intervista integrale la trovate su Toscana Oggi di questa settimana.

Un viaggio iniziato con l’intento di incontrare e ascoltare le comunità cristiane locali, segnate da conflitti e difficoltà, e che si è trasformato in un’occasione di immersione profonda nella fragilità e nella resilienza di quei territori.

«Abbiamo incontrato una Chiesa viva, piccola ma attiva – ha detto fra’ Matteo – che si prende cura non solo dei cristiani, ma di tutti, spesso dei più poveri, dei giovani, dei rifugiati».

Il religioso ha ricordato con particolare emozione i progetti visitati a Gerico e Amman, come il Mosaic Center e l’opera di don Mario Cornioli, che accoglie rifugiati iracheni offrendo formazione, lavoro e dignità.

Ma il momento più delicato è arrivato nell’ultima parte del pellegrinaggio, con la chiusura dell’aeroporto di Tel Aviv e la necessità di attraversare la frontiera giordana.

«In quel frangente la Chiesa locale ci ha protetto e accompagnato – ha raccontato – offrendoci accoglienza, soluzioni e fraternità».

Ora che il pellegrinaggio è terminato, secondo fra’ Matteo è necessario proseguire il cammino, anche a casa: «Dobbiamo riflettere su come sostenere concretamente le comunità cristiane di Terra Santa e come educare le nostre parrocchie a una posizione evangelica: stare dalla parte di chi soffre, con il linguaggio della pace e della giustizia, fondati sulla dottrina sociale della Chiesa e il magistero di Papa Francesco».