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Vino bianco, insospettabile alleato del cuore
Si tratta di un fatto che non può che attirare l'attenzione dato che l'immaginario collettivo ha sempre associato ai benefici per il cuore il classico bicchiere di vino rosso dopo cena
Quando si parla dei benefici per il cuore di un blando consumo di vino, la prima immagine che si palesa nella mente è quella del vino rosso con la sua ricchezza in polifenoli, importanti per favorire la funzione endoteliale e ridurre il rischio di ossidazione del colesterolo LDL.
Secondo una recente ricerca, pubblicata lo scorso 28 aprile e condotta da team attivi presso la University of Toronto e la Queen’s University, entrambe in Canada, anche il vino bianco potrebbe avere un ruolo al proposito.
Gli esperti si sono concentrati, analizzando i dati di oltre 500.000 soggetti dalla mezza età all’età avanzata, sui fattori modificabili associati all’incidenza di arresto cardiaco improvviso.
Tra i vari dati interessanti emersi al follow-up, è possibile menzionare l’efficacia protettiva di un consumo settimanale ridotto di champagne e vino bianco.
Si tratta di un risultato che non può che attirare l’attenzione dato che, come sopra accennato, l’immaginario collettivo ha sempre associato ai benefici per il cuore il classico bicchiere di vino rosso dopo cena.
Per dovere di precisione, è bene ricordare che, ad oggi, i meccanismi sottesi dietro ai benefici per il cuore derivanti dal consumo di vino bianco sono ancora in parte da chiarire.
Il risultato del sopra citato studio, però, incentiva a indagare sull’impatto positivo che deriva da un blando consumo di alcol e ci aiuta a ricordare l’importanza di concentrarsi sempre sulla qualità del prodotto quando ci si concede il piacere di un buon bicchiere.
Ciò vuol dire acquistare vini bianchi e bollicine solo facendo riferimento a realtà referenziate che, come il celebre e-commerce Tannico, permettono di scegliere tra numerose etichette di prestigio, anche internazionali.
Pure il nostro Paese ha dato un contributo importante alla ricerca sul loro ruolo per la salute del cuore. In che modo? Attraverso uno studio i cui dettagli sono stati pubblicati nell’ormai lontano 2015 sulla rivista Plos One.
La ricerca, che ha visto impegnata una equipe attiva presso l’Università Statale di Milano, ha visto al centro dell’attenzione un composto presente nel vino bianco, ossia l’acido caffeico, possibile alleato della salute cardiovascolare.
Questo acido fenolico agirebbe a favore del benessere del cuore grazie alla sua capacità di incrementare la biodisponibilità di ossido nitrico, fondamentale per la dilatazione fisiologica dei vasi sanguigni che irrorano l’organo.
Diversi studi svolti prima di quello pubblicato su Plos One avevano chiamato in causa il ruolo protettivo di altre sostanze, ossia il tirosolo e l’idrossitirosolo, presenti anche nell’olio extra vergine di oliva.
Lo studio del 2015 ha approfondito ricerche svolte diversi anni prima, ossia nel 1998, e premiate con il Nobel per la Medicina.
Le evidenze di dieci anni fa hanno permesso di scoprire che, in vitro come in vivo, anche quantità ridotte di acido caffeico sono in grado di favorire un’espressione genica favorevole alla salute del cuore, riducendo pure il rischio di morte cellulare programmata (o apoptosi).