Vescovi Toscani

Volterra: il cardinal Simoni in visita alla casa di reclusione

Aveva chiesto di poter celebrare Messa per il suo 95° compleanno in un carcere

Il cardinale Ernest Simoni in visita al carcere di Volterra

Per festeggiare il suo 95° compleanno, il 18 ottobre, il Card. Ernest Simoni aveva chiesto di poter celebrare la s. Messa in un carcere. Così, domenica 15 ottobre, si è recato nella Casa di Reclusione di Volterra per incontrare i detenuti e celebrare insieme a loro. Arrivato a Volterra, prima ha visitato privatamente la cattedrale, per poi dirigersi al carcere, dove è stato accolto dal sindaco Santi. Entrato nel chiostro è stato accolto dai detenuti che, con grande attenzione e commozione hanno ascoltato la testimonianza del cardinale. Sua Eminenza Simoni, albanese, dal 1963 al 1990 è stato in prigione e costretto ai lavori forzati dal regime albanese con l’intento di annullare la Chiesa e i suoi ministri. La testimonianza della sua prigionia è stata molto forte, sia nel racconto di come celebrava la s. Messa con della farina cotta clandestinamente e degli acini di uva portatigli dalla mamma di un musulmano, al rapporto con la mamma, che non lo ha potuto mai più rivedere libero. Successivamente, insieme al vescovo Roberto, al cappellano del Carcere don Paolo Ferrini e al parroco don Francesco Spinelli, ha celebrato la s. Messa insieme ai detenuti. «Con grande gioia sono venuto in visita al carcere di Volterra  – ha affermato il cardinale –  come ci ricorda l’evangelista Matteo “carcerato e siete venuto a trovarli”, oggi fiducioso nelle parole del Divin Maestro visitando i carcerati ho incontrato il Signore». Anche Papa Francesco, si è fatto presente con una bella lettera di cui è stata data lettura e che ha suggellato questo momento: «Caro fratello, nel giorno del Suo 95° compleanno, rendo grazie a Dio per il dono della Sua vita e per il Suo generoso servizio alla Chiesa. So che oggi celebrerà insieme ai fratelli dei detenuti della Casa di Reclusione presso il Carcere di Volterra. Le chiedo specialmente di portare a tutti il mio cordiale saluto e la mia benedizione. Grazie per la Sua vicinanza, le Sue preghiere e, soprattutto, per la Sua testimonianza. Affidando le Sue intenzioni all’intercessione della Beata Vergine Maria, Le chiedo di non dimenticarsi di pregare per me. Che Gesù la benedica e la Vergine Santa La custodisca».