Vita Chiesa

XXV CEN – AFFETTIVITA’: SIVIGLIA (TEOLOGA), NO ALLA «CULTURA DEI SENZA»

“La sfera affettiva del nostro tempo può essere definita come ‘cultura dei senza’: sesso senza amore, amore senza matrimonio, matrimonio senza figli”: lo ha detto questa mattina ad Ancona, Ina Siviglia, docente alla Facoltà teologica di Palermo, richiamando un pensiero di Amedeo Cencini nella relazione a due voci con Domenico Simeone (docente all’Università Cattolica) sul tema dell’affettività. I fenomeni “molto diffusi” cui assistiamo – ha affermato – riguardano “rapporti sessuali estemporanei fuori da ogni progetto di vita comune, convivenze, diminuzione del numero delle nascite, aumento delle relazioni tra omosessuali, pratica diffusa dell’aborto, separazioni, divorzi”. Tutto questo – ha aggiunto – “deve indurci ad analisi e riflessioni molto puntuali che, evitando un moralismo esagerato, conducano ad una progettualità educativa che sappia accompagnare in maniera continuativa il bambino, il ragazzo, il giovane”. Il fine – ha poi rimarcato – “è quello di condurre a una maturazione adeguata e responsabile della sfera affettiva”. “Nella mentalità corrente della nostra società, pensando ai numerosi adolescenti che vivono le prime esperienze sessuali, ai giovani che decidono di convivere piuttosto che celebrare il sacramento del matrimonio, alle giovani coppie alle prese con i problemi relativi alla morale coniugale, o a quanti fanno i conti con esperienze di tipo omosessuale, o ancora ai divorziati risposati” c’è la tendenza “a pensare che l’Eucarestia sia per i ‘sani’”: lo ha detto la teologa Ina Siviglia nella sua relazione odierna sull’affettività. Invece – ha ricordato – le parole di Gesù “non sono i sani che hanno bisogno del medico”. Quindi ha affermato che l’Eucarestia “è il cibo dei viandanti, dei deboli, dei malati, dei peccatori che aspirano alla santità, cioè all’unione totale col Cristo morto e risorto”. Il “cibo eucaristico” opera “una vera e propria trasformazione, cambiando l’essere umano in tutte le sue componenti fisiche, psichiche e spirituali” e “conformando i credenti a Cristo”. (Sir)