Vita Chiesa

XXV CEN: MONS. CAPRIOLI (PRESIDENTE COMITATO CEI), È L’ORA DEI LAICI

“Dire che il cattolicesimo italiano è popolare non vuol dire fare una scelta di basso profilo, ma fare la scelta di una fede presente sul territorio, capace di ri-orientare la vita quotidiana delle persone, e di orientare le forme di cultura diffusa nella società”. A precisarlo è mons. Adriano Caprioli, vescovo di Reggio Emilia-Guastalla e presidente del Comitato della Cei per i Congressi eucaristici nazionali, presentando in un’intervista con il SIR (clicca qui) l’imminente Congresso eucaristico, in programma ad Ancona dal 3 all’11 settembre. “La conseguenza fondamentale di tutto ciò – prosegue il vescovo – è la presa di coscienza che occorre riattivare la vocazione secolare dei laici: se la domenica è di tutti i cristiani, i giorni della settimana spettano in particolare ai cristiani laici, perché sono loro che abitano i vari spazi della vita quotidiana”. Tra le novità de XXV edizione del Cen, mons. Caprioli segnala la territorialità: “La pluralità delle sedi – sottolinea il presule – è un bel messaggio, perché mette in luce, oltre alla diversità tra le varie chiese particolari, il fatto che la testimonianza dell’Eucaristia nel quotidiano passa innanzitutto attraverso la testimonianza della comunità locale. Non a caso, il punto di riferimento di ogni giornata del Cen sarà la celebrazione eucaristica al mattino, in tutte le diocesi coinvolte”. Ad Ancona sono attese circa 300 mila persone. (Sir)