Toscana

Bollo auto, rincari per tutti

DI ENNIO CICALIIl conto è salato per gli automobilisti toscani. All’aumento del bollo deciso dal governo – ispirato dal suggestivo slogan «più inquini più paghi» – si aggiunge un ulteriore aggravio del 10 per cento deciso dalla Regione Toscana, che pesa soprattutto sulle famiglie. Fra queste, anche se sembra un paradosso, pagheranno di più quelli che non possono permettersi un’auto nuova. O, magari, l’hanno comprata d’occasione, ma più capiente con il rischio di superare i 100 kw di potenza, talvolta non proprio vetture di lusso e tra l’altro, generalmente acquistate da famiglie numerose, che di tutto avrebbero bisogno fuorché di una soprattassa sull’auto.

Non è stato facile il cammino della Finanziaria per quanto riguarda il bollo auto. Vi ricordate la fantomatica tassa sui Suv? O la soprattassa in base al peso della vettura? Dimenticatele, ora arriva la tassa sulle potenze. Il superbollo rimane, ci mancherebbe altro, ma questa volta punta le sue attenzioni verso quelle vetture che superano i 100 kw di potenza. L’obiettivo iniziale era quello di colpire i Suv, e in parte è stato raggiunto, ma nella mischia si sono trovate altre «vittime innocenti», colpevoli solo di avere potenze «sbagliate».

Gli importi del bollo per le autovetture decisi dal governo a partire dal 1° gennaio 2007, non saranno più fissi, ma varieranno secondo la classe di emissione della macchina: l’importo base attuale di 2,58 euro kw per pagamenti annuali varrà esclusivamente per le auto Euro 4, quelle immatricolate come nuove dal 1° gennaio 2006. Sale a 2,70 euro per le Euro 3, 2,80 per le Euro 2, 2,90 per le Euro 1, 3 euro per le non catalizzate. A questi importi dovrà essere aggiunta la soprattassa del 10 per cento decisa dalla Regione: dovrebbe fruttare 33 milioni, soldi che serviranno a finanziare i progetti del piano regionale di sviluppo.

L’aggravio maggiore sarà per le oltre 370 mila autovetture Euro 0, le non catalizzate, che ancora circolavano in Toscana al 31 dicembre 2005, poco più del 16 % sul totale del parco circolante (2.259.734 autovetture). Finora hanno pagato dai 77,4 ai 258 euro, dal 2007 secondo la potenza, dal 2007 pagheranno dai 99 ai 330 euro. I motivi di chi non ha cambiato l’auto, che va ormai per i 15 anni, possono essere svariati: da chi è affezionato alla propria vettura, a chi fa pochi chilometri, a quelli, e sono la maggioranza, che non possono acquistarne una nuova. Un motivo plausibile in una regione come la Toscana dove, dicono le statistiche, gli anziani sono in maggioranza e «godono» di pensioni non proprio al massimo. Andrà un poco meglio per chi ha un’auto Euro 1 (302.454 vetture al 31/12/2005) immatricolata dal 1993 al ’96; aumenti ancora minori per gli Euro 2 (613.095 auto in circolazione) e Euro 3 (752.462 auto al 31/12/05), la parte più consistente del parco auto regionale. Segno evidente che chi ne ha avuto la possibilità ha cambiato auto profittando anche delle varie campagne promozionali o di rottamazione.

Bollo «tranquillo» per le Euro 4, erano 216.049 in circolazione alla fine dello scorso anno, perché alcune case automobilistiche hanno anticipato l’uscita dei modelli che rispondono a quella normativa. Va molto peggio per chi ha un’auto «grossa»: pagherà in più una sovrattassa di 2 euro per ogni kw oltre i 100. In questa categoria non rientrano solo grosse e costose berline, ma anche grandi monovolume, vetture non proprio di lusso, ideali per le famiglie numerose, le «vittime sbagliate» di cui abbiamo già parlato, che al mercato dell’usato si possono trovare con 11 mila euro o poco più.

L’aumento del bollo auto nelle varie versioni, nazionale e regionale, graverà all’85 per cento sulle famiglie che non possono, diversamente dalle aziende, detrarlo fiscalmente. «Siamo consapevoli che l’imposta colpirà all’85 per cento le famiglie» ha riconosciuto l’assessore regionale al bilancio Giuseppe Bertolucci. Sembra concludersi così la vicenda del bollo auto, un discorso «chiuso» secondo il vice ministro dell’Economia Vincenzo Visco. Una vicenda a dir poco travagliata, per il bollo auto è parsa più una telenovela che una manovra fiscale, perchè le norme proposte sono cambiate sette volte di seguito: una giungla di tabelle, esenzioni e sovrattasse a chili e chilowatt. La Finanziaria è ora all’esame del Parlamento, qualcosa potrebbe cambiare, una cosa è certa: il 10 per cento regionale resta.

La scheda• Euro 0 indica i veicoli non catalizzati a benzina e i veicoli non ecodiesel, immatricolati prima del 1993.

• Euro 1 autovetture conformi alla direttiva 91/441, immatricolate dal gennaio 1993 al ’96. Euro 2 autovetture conformi alla direttiva 94/12 o i veicoli commerciali leggeri conformi alla direttiva 96/69, immatricolati tra il gennaio 1997 e il dicembre 2000.

• Euro 3 veicoli conformi alla direttiva 98/69. In vigore dal 2000, relativa all’ulteriore diminuzione delle emissioni, è obbligatoria per gli autoveicoli fabbricati dopo il 1 gennaio 2001.• Euro 4 veicoli conformi alla direttiva 98/69B. È obbligatoria dal 1 gennaio 2006. Alcune case costruttrici hanno anticipato l’obbligo per cui ci sono molti veicoli recenti da considerare Euro 4.

• Euro 5 entrerà in vigore nel 2008.