Toscana

Unipol. Investe 4 milioni di euro per rinascita dei Bagni di Petriolo

Il progetto, approvato dalla Soprintendenza di Siena e coordinato da Italia Nostra, riguarda il restauro delle tre torri, la porta, la cinta muraria del Quattrocento, la locanda, le vasche termali, la chiesetta e l’area boschiva circostante. Gli interventi dureranno complessivamente tre anni, il primo lotto (locanda, torre nord, mura est e parte mura nord) sarà pronto in 14 mesi.

L’iniziativa stata presentata in una conferenza stampa, ieri a Firenze, a Palazzo Bastogi, da Eugenio Giani, presidente del Consiglio regionale della Toscana, Monica Barni, vicepresidente della Regione, Stefano Bertocci, dell’Università di Firenze; Pierluigi Stefanini, presidente di Unipol, Oreste Rutigliano, presidente di Italia Nostra, Anna Di Bene, soprintendente di Siena, Massimo Biagioni, presidente del Consiglio regionale di Unipol Toscana, Paolo Bambagioni, consigliere regionale, Adriano Paolella, consulente scientifico Italia Nostra.

«L’area di proprietà di UnipolSai poteva essere gestita con il minor dispendio di energie e risorse possibili, o si poteva scegliere di essere protagonisti di uno straordinario percorso di riqualificazione partecipata di un bene comune – spiega Stefanini – si è scelto di procedere in questo modo, adottando un approccio strategico di creazione di valore condiviso, grazie al coinvolgimento e alla partecipazione civica, alla trasparenza degli interventi, e allo sviluppo di politiche di marketing territoriale». 

Dell’intervento sui Bagni di Petriolo si misurerà anche l’impatto sociale sull’investimento: «Per ogni euro che investiremo, ne determineremo più di due di impatto sul territorio», prevede Stefanini. «Quando la vegetazione stava per inghiottire il sito dell’antica Petriolo e divorarne persino il ricordo- spiega Rutigliano- abbiamo iniziato a cercare un modo per salvaguardare e recuperare questo luogo sempre molto amato e frequentato dai turisti. Con questo intervento vengono restituite alla collettività, nel pieno rispetto della storicità dei luoghi, le imponenti vestigia edificate tra il 1200 e il 1400 per ospitare papi, granduchi e capitani di ventura. Il caso ha voluto che due soggetti molto diversi fossero i promotori e finanziatori di questo intervento: un’associazione interessata alla tutela dei beni culturali minori e un soggetto economico privato solido e radicato nel territorio, capaci di declinare la sussidiarietà in modo nuovo e incisivo».

Dal 2015 Italia Nostra, desiderosa di riportare l’area agli antichi fasti, ha avviato attività di analisi, studio, sensibilizzazione e proposizione sostenute da UnipolSai e, nel 2016, la compagnia ha commissionato il progetto di restauro e di valorizzazione dei Bagni. Nel 2017 sono state ottenute le autorizzazioni della Soprintendenza e Paesaggistica (comunale) e nel 2018 il parere favorevole ambientale (Valutazione incidenza ambientale da parte della Regione).