Vita Chiesa

Arezzo, chiusura della Porta della Misericordia e indizione del Sinodo

«Papa Francesco ci ha concesso un indulto particolare per la chiusura della Porta della Misericordia della nostra Cattedrale: tutte le diocesi del mondo hanno chiuso il Giubileo la scorsa domenica, noi lo faremo nella festa di Cristo Re, domenica 20 novembre, per unirci simbolicamente ad un momento storico per la nostra chiesa diocesana, ovvero l’indizione di un Sinodo». Con queste parole il vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, Riccardo Fontana, riassume nel segno della continuità il dono che il Giubileo della Misericordia ha assunto per la Diocesi: la scelta di fare un Sinodo, un concilio della chiesa aretina-cortonese-biturgense, il primo della sua storia trentennale.

«Nella quasi bimillenaria storia della nostra Comunità diocesana, altre volte il popolo di Dio è stato convocato in Sinodo – prosegue mons. Fontana -. Questa antica consuetudine, che risale alla Chiesa apostolica, fu più volte praticata dai miei venerati predecessori nelle tre diocesi di cui portiamo tuttora il nome: da ultimo, negli anni 1936 ad Arezzo, 1937 a Cortona, 1952 a Sansepolcro. Dopo che la Sede Apostolica, con Decreto del 30 settembre 1986, ha creato la nuova Diocesi di cui siamo membra vive, non si è potuto celebrare alcuna assise sinodale, pur già auspicata dai Pastori che mi hanno preceduto nel ministero episcopale, come il grande vescovo Giovanni Telesforo Cioli».

Ecco, quindi, la necessità per la Chiesa del terzo millennio di confrontarsi con le grandi sfide e i nuovi scenari, che hanno profondamente mutato non solo il contesto globale in cui operare, ma anche il nostro territorio, per cui «è richiesto che il consiglio di molti concorra alla ricerca pastorale del bene comune, per dare nuovo impulso alla vita dei cristiani e per offrire ogni migliore servizio alla società, a cui siamo inviati come testimoni del Vangelo», sottolinea il presule.

Pertanto, dopo aver sentito il Consiglio Presbiteriale, il Consiglio Pastorale Diocesano, il Collegio dei Vicari Foranei e l’intero Presbiterio, l’assemblea diocesana ecclesiale, domani domenica 20 novembre, il vescovo Riccardo – dopo aver celebrato la Santa Messa in Cattedrale, alle 17, con il rito della chiusura della Porta della Misericordia – uscirà dalla Cattedrale e, in un simbolico cammino, scenderà verso il Corso Italia per andare incontro al popolo e, dal Canto de’ Bacci, in direzione via Cavour, andrà verso piazza san Francesco: entrando nella Basilica di san Francesco, indirà ufficialmente il Sinodo diocesano.

«La Basilica di san Francesco è stato il cuore dell’evangelizzazione nel ‘300: deve essere il punto dal quale ripartire, il perno dal quale ridisegnare la Chiesa del futuro» – conclude l’arcivescovo Fontana. 

Nel pomeriggio di domani tutte le Messe nelle parrocchie saranno sospese, al fine di permettere la massima confluenza dei sacerdoti e dei fedeli prima in Duomo (ore 17) e poi nella Basilica di san Francesco.

L’emittente diocesana TSD (canale 85) seguirà in diretta l’intera celebrazione, preceduta da uno speciale sull’Anno Giubilare in Diocesi, con inizio alle ore 16.15.