Vita Chiesa

FIRENZE, MONS. ANTONELLI IN VISITA ALLA MOSCHEA

L’accoglienza è stata estremamente calorosa, per un incontro che si colloca – come ricordato dall’Imam – nel solco di una tradizione di dialogo e di amicizia sorta tra la comunità islamica e la Chiesa di Firenze già al tempo delle prime ondate migratorie degli anni ottanta, e portata avanti con costanza dal cardinale Silvano Piovanelli. Nello scorso dicembre, in occasione della giornata di digiuno e preghiera per la pace indetta da Giovanni Paolo II, nella moschea di via Ghibellina si era già recato il vicario generale della diocesi mons. Claudio Maniago.

Dopo i saluti formali, il dialogo è proseguito liberamente cogliendo il comune fondamento e i punti significativi di unità delle tre religioni abramitiche, e ricordando gli intensi momenti di reciproca e concreta solidarietà tra gruppi appartenenti alle tre diverse fedi religiose. Non sono state taciute le preoccupazioni per il destino della Terra Santa e per il dramma del popolo palestinese.

Il Vescovo ha proseguito sottolineando come nel dialogo si cammini verso Dio gli uni accanto agli altri, per vie distinte ma intercomunicanti e come si possa avere attraverso il dialogo una comprensione costantemente nuova e più piena della Verità. Il Vescovo ha sottolineato inoltre come il dialogo debba partire dalla reciproca carità e abbia di fronte il valore della giustizia e dei diritti, quelli della persona umana e di tutti i popoli. A questo proposito sono state ricordate le parole di Giorgio La Pira: “I popoli del Mediterraneo hanno un fondo storico comune, un destino culturale, spirituale e in certo senso anche politico comune. La loro unità è essenziale premessa per l’unità dell’intera famiglia dei popoli, ipotesi senza alternativa per il futuro del mondo”.