Vita Chiesa

GIOVANNI PAOLO II: NO ALLO SPETTRO DELLA GUERRA, SÌ AL ROSARIO PER LA PACE

“Che lo spettro della guerra, che porta la morte, lasci il posto allagioiosa lode al Signore della vita”. E’ l’auspicio formulato oggi dal Papa, che salutando – al termine della tradizionale udienza del mercoledì – i suo connazionali ha pronunciato, in polacco, un ennesimo “no” alla guerra, invitando alla preghiera del Rosario affinché “porti al mondo il dono della pace”. Rivolgendosi, infatti, a tutti quei fedeli polacchi che “il sabato, nel Santuario di Ludmierz, inizieranno la peregrinazione del rosario”, Giovanni Paolo II ha detto loro: “Sono lieto che in questo modo le famiglie, le comunità e le parrocchie intraprendano la grande opera della preghiera che continua nella Chiesa universale nell’Anno del Rosario. Questa preghiera porti a tutti tante grazie. Soprattutto porti al mondo il dono della pace”. Di un Dio “trascendente, misterioso, distinto dal nostro orizzonte”, ma al contempo “vicino a noi” e “presente nella storia” Giovanni Paolo II ha parlato nella catechesi, oggi dedicata al Salmo 150. Definendo la liturgia il luogo che “unisce i due santuari, il tempio terreno e il cielo infinito, Dio e l’uomo, il tempo e l’eternità”, il Santo Padre ha invitato la comunità cristiana a “fare un esame di coscienza perché ritorni sempre più nella liturgia la bellezza della musica e del canto. Occorre – ha aggiunto – purificare ili culto da sbavature di stile, da forme trasandate di espressione, da musiche e da testi sciatti, e poco consoni alla grandezza dell’atto che si celebra”. Sir