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MEDIO ORIENTE, ONU DICE NO A ESPULSIONE ARAFAT

Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha chiesto al governo di Israele di non espellere il presidente dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) Yasser Arafat, come invece deciso – “in linea di principio” – dal gabinetto di sicurezza di Tel Aviv due giorni fa. Lo ha riferito nella notte, al termine della seduta, l’ambasciatore britannico Emyr Jones Parry, presidente di turno dei Quindici. Il diplomatico ha ribadito che l’allontanamento del leader palestinese dai Territori non aiuterebbe il processo di pace. Le Nazioni Unite confermano – in questo con il pieno appoggio degli Usa – che l’unica via da percorrere è la cosiddetta ‘road map’, il tracciato di pace che dovrebbe portare alla creazione della Palestina entro due anni. La seduta del Consiglio di sicurezza era stata richiesta dalla Siria, unico Paese arabo che al momento siede all’interno del massimo organo dell’Onu. Durante la riunione della notte scorsa, un gruppo di Stati arabi ha presentato un progetto di risoluzione. Il documento chiede, tra l’altro, che Israele “potenza occupante, rinunci a qualsiasi atto di deportazione e sospenda ogni minaccia contro la sicurezza” di Arafat. La situazione in Medio Oriente – insieme a quella dell’Iraq – saranno al centro dell’agenda della riunione ‘in trasferta’ promossa per oggi dal Segretario generale dell’Onu Kofi Annan a Ginevra, alla quale partecipano i ministri degli esteri dei cinque Paesi membri permanenti del Consiglio di sicurezza (Cina, Francia, Gran Bretagna, Russia e Usa).Misna